mercoledì 31 maggio 2023

Le case -grotta ai Faraglioni

Le case-grotta dei contadini ai Faraglioni, isola di Ponza

Danilo Conte racconta: "Le ultime testimonianze di un tempo passato fatto di condannati, lavori forzati, contadini, coloni, uva, grano, colture antiche. Tutto andato perduto. Questa valle era tutta un vigneto. Questa era una delle tre F di Ponza che erano il Fieno, i Faraglioni e Frontone. Era pieno di cantine, era tutto esposto a Sud. Era un'altra vita, erano altri tempi. Sicuramente c'era un'altra prospettiva del vivere"
Personalmente ho un bel ricordo di quella valle. Da ragazzina ho trascorso una bellissima Pasquetta nella grotta di zia Carmela e zio Antonino, mi è dispiaciuto vederla in quelle condizioni.
Ho partecipato anche ad una vendemmia ...altri tempi

Bisognerebbe recuperarla questa zona dove i nostri antenati contadini hanno lavorato intensamente, hanno scavato le grotte, e non hanno fatto mancare niente alle loro famiglie.

Ponza non è solo mare...ma molto di più, qui c'è la storia della nostra isola

 Alcune foto tratte dal video di Danilo Conte sull'agricoltura eroica e storica dei Ponzesi di una volta.










(Per gentile concessione di Danilo Conte)

domenica 28 maggio 2023

Un antico modo di dire ponzese

 Sciacque Ròse e viva Agnèse

(Sciàcqua Rosa e viva Agnese)

E' un modo di dire per indicare lo spreco, di chi ha dissipato un patrimonio



Ponza com'era un tempo


Monete d'oro





venerdì 26 maggio 2023

Togliatti all'isola di Ponza, 1954

 Nel 1954 Palmiro Togliatti con Nilde Iotti e la figlia Marisa visitarono l'isola di Ponza. 

Ed ecco alcune foto ricordo del loro soggiorno all'isola.

Nella prima foto vediamo Togliatti nel cortile della pensione "Gennarino a mare" con la figlia Marisa. C'è anche Ernesto Prudente.

Nella seconda, Togliatti, Nilde Iotti e Marisa sono in barca con Temistocle Curcio e Silverio Califano.

Nella terza, dopo la gita in barca scendono al porticciolo (Archivio Rcs)









mercoledì 24 maggio 2023

La stagione delle ginestre

 (Dal Memorando della Commissione spedita in Ponza per Sovrano volere, 27 Febbraio 1858)

"Questa pianta che, spontanea, è nata sull'isola da pochi anni a questa parte si è diffusa rapidamente. Non ha altro scopo che cingere i poderi per garantire le coltivazioni dai danni dei venti marini ma ben altro potrebbe ottenersi da siffatta pianta la quale per quanto è utile all'industria e agli usi della vita ma ai tanti è sconosciuta e negletta.

Non così in altri luoghi del Regno e precisamente nelle Calabrie dove i virgulti vengono usati per usi svariati e soprammodo per la manifattura di telerie per letto, per la tavola, per camicie, per vestimenta, adattabile per la costruzione di sacchi, di materassi e di paglioni.

La parte più grezza e meno gentile delle filamenta si raccoglie come stoppa per riempirne materassi, guanciali e coltri. Sarebbe di immenso vantaggio per un luogo che non si presta per la vegetazione della canapa e lino il secondare le tendenze dei proprietari isolani intorno alle piantagioni della ginestra e per raggiungere il grande scopo di siffatta pubblica utilità dovrebbe provvedersi la merce d'incoraggiamento perchè si propagassero i vivai e le piantagioni nel territorio dell'isola il che renderebbe produttivi i luoghi più alpestri e selvaggi dai quali attualmente nulla si ritrae. A tale effetto potrebbe assegnarsi la somma di ducati 20 da distribuirsi a titolo di premio in pro di coloro che mostrassero d'aver posto a dimora un dato numero di piante, secondo le norme di regolamento che all'uopo potrebbe essere compilato.

Negl'immegliamenti agrari ed industriali si giunga tanto più facilmente alla meta quanto meglio si secondano le tendenze e gli usi degli agricoltori, ed è per questo che in Ponza e nelle isolette dipendenti ove la ginestra già si pianta per sola cinta di fondi, è certezza che siffatta piantagione sarà propagata con positivo vantaggio per la industria e per i comodi della vita con incoraggiamento da parte della Pubblica Amministrazione." 

(Tratto dal libro di Ernesto Prudente "Scorribande")

Poco tempo fa nel programma Linea Verde hanno trasmesso un servizio dalla Calabria in cui si è visto che dalla ginestra si ricava, dopo varie lavorazioni, una fibra che lavorata al telaio, attraverso l'antica arte tessile, viene usata per abiti, biancheria proprio come è riportato nel Memorando del 1858.









Ginestre all'isola di Ponza
(Foto di Rossano Di Loreto)




Ginestre in fiore all'isola di Ponza
(Foto di Annalisa Sogliuzzo)

domenica 21 maggio 2023

Scarte frusce è pigle premère

 "Quante volte lo abbiamo sentito, quante volte lo abbiamo pronunciato. 

E' un modo di dire per una difficile interpretazione. 

In genere vuol significare la spiacevole situazione del cadere dalla padella nella brace; di chi per scansare un fatto ritenuto dannoso incorre in uno più grave come colui che tentando di scapolare ad un evento sfavorevole incappa in uno ancora peggiore.

Il detto trae origine dal frasario dei giocatori di carte che ha dato origine a tante espressioni caratteristiche come: Si na carte canusciute; T'adda fà nu lisce è busse; E' pigliàte asse pe figure; E' fatte asse pigliatutte; Si canusciute comm'a sètte i denare."

(Tratto dal libro di Ernesto Prudente "Scorribande")




Ponza di tanti anni fa


Ponzesi intenti a giocare a carte

(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)


Carte da gioco napoletane

venerdì 19 maggio 2023

A controra

 Noi bambini ponzesi avevamo timore della controra.

Ma cos'è la controra?
La parola controra, dal latino contra horas, significa ore contrarie.
In dialetto indica le prime ore pomeridiane destinate al riposo.
Tutto nasce dal mondo contadino perchè in quelle ore, in estate, era massacrante lavorare nei campi per il troppo caldo quindi ci si fermava, si faceva "u scampulille" per poi riprendere quando il sole era più basso.
Era anche l'escamotage per far riposare i bambini durante i  pomeriggi d'estate in cui non si poteva uscire per il gran caldo.
Altri tempi!!!
Ernesto Prudente nel suo libro "Leggende isolane" così racconta della controra.
"Basta, altrimenti chiamo la controra.
Era questo uno dei segnali per ristabilire l'ordine fra i figli, com'era un rigido avvertimento perchè i figli non uscissero di casa.
Nessun bambino ha mai contrastato il contenuto di questa espressione.
I bambini, tutti, all'ascolto di questa parola cadevano in un silenzio profondo.
Quando la mamma voleva che tu restassi in casa invocava la controra e tu non ti muovevi...
Era come un fantasma, la controra, avvolta in un ampio lenzuolo bianco che volteggiava in tutte le case.
La controra esisteva solo d'estate  e in uno specifico momento della giornata, il dopopranzo."
Ancora oggi quel lasso di tempo a Ponza lo chiamiamo "dinte a cuntrora"

"La paura alimenta l'immaginazione"
Joseph Joubert


Via Corridoio


Corso Pisacane


Via Dragonara

(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)

mercoledì 17 maggio 2023

Finalmente!!!

 Dopo tanti mesi di chiusura finalmente è stata riaperta la chiesetta del Purgatorio posta all'interno del cimitero dell'isola di Ponza. 

Questa chiesetta è stata costruita nel 1794 ed all'interno, sull'altare, era custodita un'antica statua della Madonna della Salvazione. Da qualche anno è sparita.

I marinai ponzesi quando partivano da Ponza con i loro bastimenti per andare in Sardegna passavano sotto il cimitero tra lo Scoglio Rosso e le Grotte di Pilato, si toglievano la coppola, alzavano lo sguardo, chiedevano protezione alla Madonna della Salvazione intonando questa canzoncina. 

 O Vergine bella 

madre d'amore

tu sei la stella che guarda il mar

per te stan l'onde

stan l'onde quiete

se fischia il turbo, 

si freme il mar.

A te ricorre

il buon nocchiero 

prima di porre

la nave in mar

e se confida

confida in te,

in te, sua guida.

D'ogni periglio

sa di scampar.

(Tratta dal libro di Gino Usai "I pescatori ponzesi in Sardegna dal Settecento ai giorni nostri")




La chiesetta del Purgatorio all'interno del cimitero (estate 2022)








Le foto sono tratte dalla pagina FB del Comune di Ponza 


L'antica statua della Madonna della Salvazione che, forse, è del '600.
Ritornerà sul suo altare, ovviamente con il Bambinello e la barchetta??? Chissà...

domenica 14 maggio 2023

Una barca...un maestro d'ascia

 Queste foto sono state scattate sulla spiaggia di Santa Maria, all'isola di Ponza. 

Un maestro d'ascia è all'opera, la barca è il  "San Silverio"

(Per gentile concessione di Eduardo Filippo, proprietario della barca, 1976)




sabato 13 maggio 2023

Buon compleanno mamma!!!

 Cara mamma mi piace pensare che quest'anno festeggerai il tuo compleanno insieme a papà Ciro.

Buon compleanno ovunque tu sia!!!

Il ricordo non muore mai...


Elvira Conte Iacono

14 maggio 1926 / 10 novembre 2022

(Foto di Marianna Licari, mia figlia)


"Non esiste separazione definitiva finchè esiste il ricordo"

Isabel Allende


giovedì 11 maggio 2023

Un'antica espressione ponzese

 E' fatte Santa Marìe e Crastulèlle

Quest'antica espressione ponzese stava ad indicare la rottura accidentale di piatti e bicchieri

Nota:

Cràstule significa in dialetto ponzese frammento di terracotta, di vetro, di specchio



L'isola di Ponza di tanti anni fa


Piatti rotti


Bicchiere rotto

martedì 9 maggio 2023

Ncòppe u Nciènze

 E' un altopiano che si trova nell'estremità settentrionale dell'isola di Ponza ed un braccio di mare lo separa dall'isolotto di Gavi.

E' ricco di piante officinali che i ponzesi raccoglievano per curare i malesseri. 

Su questo pianoro ci sono i resti di un antico cenobio cistercense da cui, forse, prende il nome, incenso. 

Da qualche anno c'è anche una specola dedicata a San Silverio.



Da ncòppe u Nciènze si vede Gavi ed in lontananza Zannone                                                               

(Foto di Maurizio Musella)



I resti dell'antico cenobio cistercense


La specola dedicata a San Silverio (Foto di Rossano Di Loreto)

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