Non è sempre stato così...
Via Madonna-Nel palazzo giallo c'era la Pretura
Il portone della Pretura
Prima ancora la Pretura era in via Parata nella casa dei miei genitori che a quel tempo apparteneva a don Aniello Conte, sacerdote.
Infatti in un documento del 1926 si legge che don Aniello Conte rinnovava l'affitto di quei locali a tale scopo per un altro anno.
Giudice conciliatore era Carlino Conte, maresciallo dei carabinieri, forse, già in pensione, che abitava al piano superiore della Pretura.
Proprio in questo palazzo, in via Parata, c'era la Pretura
Il portone del palazzo della Pretura in via Parata
La Pretura però ancor prima doveva essere sul Giudicato (probabilmente prese questo nome), in Corso Umberto, perchè da un documento del mio bisnonno, Ciro Iacono, la sua abitazione risulta collocata sulla "Pretura vecchia".
Corso Umberto che un tempo si chiamava "Vico Mazzini". Sulla destra della foto c'è il palazzo del Giudicato dove un tempo c'era la "Pretura vecchia"
Sulla sinistra dietro il palazzo che poi diventerà l'hotel Mari c'è il Giudicato
(Le ultime due foto sono dell'archivio di Giovanni Pacifico)
Già il Tricoli nella Monografia scritta nella metà dell'Ottocento così scrive del potere giudiziario: "Giudicato circondariale. Le isole di Ponza, Gavi, Zannone e Palmarola sebbene con 1300 abitanti indigeni, pel rescritto degli 11 Agosto 1815 si ripristinavano con tale giudicatura, confermata parimenti dalla legge del 1 Maggio del seguente anno. Oltre al giudice vi è il supplente triennale, il cancelliere, e sostituto per la redazione e custodia degli atti, con un usciere proprietario ed altro interino pel rescritto de' 24 Gennaio 1838 incaricati della esecuzione, e tutti nominati dal Sovrano sopra estranei soggetti ad eccezione di esso supplente, l'ispettore delle prigioni e ricevitoria della magistratura scelti fra naturali."
Ed ancora: ATTRIBUTO. E' nel dovere di questa medesima magistratura procurare economicamente di sopire le inimicizie fra gli abitanti; pel civile e nel commercio proceda per le azioni personali, mobiliari, e reali fino a duc. 300 con appello al tribunale civile da duc. 20 in sopra, e per qualunque somma nelle azioni annali e possessorie; sul penale con l'intervento del pubblico ministero porta sentenza sulle contravvenzioni e delitti e per gravarne alla gran corte criminale, colla gradazione di pena della semplice ammenda di carlini 5 a 29, detenzione, confino. esilio, e prigionia fino ad anni cinque, nonchè confisca degli oggetti criminosi, multa, e per accessorio l'interdizione a tempo di voto, di eligibilità. di arti, di accesso ad un dato luogo ec; e sul criminale istruisce i processi per ogni specie di reati onde ispedirli coi rei alla succennata corte criminale."
Giudicato di conciliazione. Venne istituito con la legge del 29 Maggio 1817 e servito da un triennale giudice, e dallo stesso cancelliere ed usciere comunale. Le sue facoltà sono di poter esser richiesto a conciliare le parti di ogni vertenza, tale arbitramento ne produce gli effetti. Nel contenzioso giudica senza rimedio fino a ducati sei per le azioni personali, mobiliari, e prestazioni prediali."
Anche un piccolo frammento fa parte della storia di Ponza...