mercoledì 30 ottobre 2013

Ricordiamo i nostri cari che non ci sono più......

Il pensiero, in questi giorni, va ai nostri cari che non ci sono più ed il nostro animo è colpito da profonda tristezza.
Riposano nel piccolo cimitero di Ponza che, come ho potuto notare quest'estate, è molto visitato dagli ospiti della nostra isola, anche stranieri.
Il cimitero di Ponza si trova sulla collina della Madonna in un luogo da cui si gode un panorama spettacolare.
In ogni angolo troviamo la foto di un volto conosciuto.......di un amico....di un parente.....
Lì c'è tutta la storia di Ponza.....anche se è diventato insufficiente per l'isola.
No si sa più dove mettere i morti che anche lì vengono sfrattati per far posto ad altri.......
Di questo ne ho già scritto in altri post.......


Il cimitero visto dal mare....sotto ci sono le Grotte di Pilato



Il cimitero visto dal mare...si vedono i Faraglioni della Madonna e lo Scoglio Rosso



Il piazzale con il monumento ai Caduti in mare, durante la guerra, e la cappella dove riposa Maria Conte, la dolce signora d'altri tempi




Il Sepolcreto Tricoli del 1837 in cui riposa mio padre, Ciro, e da quest'anno anche Giuseppe Tricoli scomparso prematuramente



La scalinata



Un gabbiano poggiato in cima alla cappella



Il panorama visto dal cimitero

La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi
Marco Tullio Cicerone

domenica 27 ottobre 2013

La Lanterna del porto di Ponza (il Lanternino)

Dal Lanternino, situato all'estremità del Molo Musco, lo sguardo può spaziare ampiamente fino a Zannone.
Salendoci verso l'imbrunire è un luogo magico.......ti incanti a guardare il sole che pian piano si nasconde dietro la collina per poi tramontare.......
Sotto, nel mare,  è un brulicare di barche in cerca di approdo per la notte......intanto arriva la nave.........
Mio padre da sopra al Lanternino scrutava l'orizzonte per vedere se le sue barche stavano rientrando.
Del Lanternino ne ho già scritto in un altro post sul Porto di Ponza nel novembre 2007


Si sale al Lanternino.......



Mio padre, Ciro, sta salendo sul Lanternino



La Lanterna del Porto di Ponza com'è ora.......



La Lanterna del Porto vista dal basso.......



L'isola di Zannone vista da sopra al Lanternino



Ancora dal Lanternino.....il sole si nasconde dietro la collina....tra un pò tramonterà....

mercoledì 23 ottobre 2013

Altre foto di edicole votive a Ponza...

In giro per Ponza ho scattato un bel pò di foto...
Ecco altre edicole votive...ognuna ha una caratteristica...


In questa piccola nicchia San Silverio in mezzo a conchiglie e coralli.....
Si trova nell'ingresso della casa di mia sorella Olimpia in via Parata



San Silverio edicola votiva nel muro di un'abitazione in Corso Umberto



In questa edicola votiva c'è Maria Immacolata...si trova nel muro di casa Laddomada



Questa dedicata alla Croce è veramente bella...si trova a Santa Maria 



San Silverio con un faro...si trova in via Madonna



Questa è la cappella che si trova a Punta Incenso



San Silverio in una piccola edicola fuori l'abitazione di mia madre

domenica 20 ottobre 2013

Chiaia di Luna, spiaggia più bella del Lazio

Legambiente, quest'estate, ha lanciato un sondaggio, via web, per decretare la spiaggia più bella dell'estate 2013.
Chiaia di Luna, dell'isola di Ponza, è risultata la spiaggia più bella del Lazio.
In effetti quando si esce dal tunnel romano per raggiungerla la visione è da togliere il fiato (ne ho già scritto in altri post)
Peccato che la spiaggia sia chiusa da tempo per rischio di crolli e non si trovi il modo di recuperarla.
Per ora non ci resta altro che ammirarla dal piazzale sovrastante....andare ad fotografare i tramonti spettacolari e sognare.....qualcuno si avventura via mare.....


Chiaia di Luna con la spettacolare falesia



Il sole sta tramontando.....



Manca poco.....che colori!!!! 

mercoledì 16 ottobre 2013

Per non dimenticare......

In questi giorni, con la morte di Priebke, si ritorna a parlare delle Fosse Ardeatine, quella strage del 24 marzo 1944, in cui persero la vita, per opera dei nazisti, 335 italiani.
Tra quei morti c'era anche Mario Magri sposato ad una ponzese, Rita Parisi.
Mario conobbe Rita a Ponza, nell'isola in cui fu confinato in quanto antifascista.
Così scrive Silverio Corvisieri nel libro Zi' Baldone:
"Il 26 gennaio 1944 Rita invano attese il ritorno a casa del suo Mario che era stato arrestato insieme a Placido Martini in un ristorante vicino al Pantheon. Cominciò allora la stagione più tragica della sfortunata coppia.
Gli scherani fascisti consegnarono Magri ai torturatori nazisti che si accanirono con la consueta ferocia su di lui e i suoi compagni.
Dopo alcuni giorni Rita venne a sapere che i tedeschi avevano scoperto la vera identità di suo marito e quindi non esitò, nonostante i consigli in senso contrario dei suoi amici, a presentarsi al portone del carcere di via Tasso per consegnare la biancheria nuova e ritirare la sporca.
Si può immaginare con quanto dolore si avvide che gli indumenti di Mario erano intrisi di sangue e che in mezzo ad essi si trovavano gli occhiali con le lenti spaccate.
Il 24 marzo 1944 Rita Parisi si recò in via Tasso per il settimanale cambio di biancheria ma quel giorno il pacco non fu accettato; le dissero di ripassare il giorno successivo. I nazisti stavano organizzando, in quelle ore, la strage delle Fosse Ardeatine dove uccisero 335 italiani per vendicarsi dei 32 militari tedeschi, morti il giorno prima in via Rasella.
Tornata l'indomani in via Tasso, Rita e le numerose altre donne che erano con lei si sentirono tutte dire la stessa frase agghiacciante:"non ci risulta più quindi non possiamo accettare la biancheria".
Le donne notarono che "molti ufficiali delle SS si scambiavano strette di mano mentre la radio suonava a tono altissimo. Erano contente le jene insieme ai loro degni compagni fascisti.
La comunicazione ufficiale dell'uccisione di Mario le giunse quasi un mese più tardi: "Mario Magri è morto il 24 marzo 1944. Gli oggetti di uso personale rimasti possono essere rilevati presso questo ufficio della Deutschen Sichereitspolizei (polizia di sicurezza) in via Tasso 15".
L'amore fatale di Rita per Mario non fu troncato dalla macelleria nazista.
La donna, vissuta fino al 1996, non volle mai più sposarsi o avere un compagno. Poco prima di morire confessò che ogni giorno pensava a lui."
Alle Fosse Ardeatine furono trucidati anche Silvio Campanile, marito della ponzese Maria Bosso, Placido Martini,confinato e Francesco Savelli, l'ingegnere che scoprì la bentonite a Ponza.



Rita Parisi con il marito Mario Magri ucciso alle Fosse Ardeatine

Le Fosse Ardeatine

lunedì 14 ottobre 2013

Antichi mestieri a Ponza: 'A seggiare

Fino agli anni quaranta le sedie di paglia in chiesa appartenevano a due vecchiette chiamate una Parmitelle e l'altra Silveria 'A seggiare. Il marito di quest'ultima era 'U solachianielle (ciabattino) Zi Rafele detto Acciappa acciappe  per  il suo intercalare quando girava per le case nel restituire le scarpe risuolate. Costui nel dire queste parole voleva significare che in questo mondo ci facciamo fessi l'un con l'altro.
Le sediarie non riscuotevano l'obolo al momento di occupare la sedia, ma lo raccoglievano ogni mese andando casa per casa.
Non venivano pagate in denaro ma con i prodotti della terra e del mare.

Dal libro "Su e giù per Ponza" di Luigi Sandolo


La chiesa di Ponza porto dedicata a San Silverio e Santa Domitilla

venerdì 11 ottobre 2013

L'orologio della piazza......

Così scrive Norman Douglas, nel libro "Isole d'estate", dopo la visita a Ponza, nel 1908:
"A Ponza il tempo scorre veloce, almeno così si direbbe giudicando alla maniera in cui si comporta l'orologio del paese.
Nei cinque minuti durante i quali restammo ad osservarlo, incantati dai movimenti, le lancette passarono da mezzogiorno alle sette di sera".



L'Orologio della piazza visto dal Lanternino



L'Orologio della piazza in primo piano.....

mercoledì 9 ottobre 2013

Passeggiata sopra I Conti

Ponza è bella anche nella parte interna  del suo territorio non solo per mare ed è interessante fare delle passeggiate alla scoperta dei luoghi più nascosti dell'isola che non appaiono nell'immediato.
Però bisogna camminare.....bisogna salire.....ne vale la pena....
In una giornata d'agosto, un pò ventilata, nel tardo pomeriggio, pian pianino sono arrivata sopra I Conti, piccola frazione rurale di Ponza.
Io sono molto legata a quella parte dell'isola perchè lì vivevano i miei nonni materni e quindi ho molti ricordi (ne ho già scritto in un altro post parecchio tempo fa)
Un pò di foto dei Conti.... 



Questa cappella si trova sulla strada dei Conti dove c'è la fermata dell'autobus




La discesa dei Conti





Gatto nero sulla "parracina"



Scorcio caratteristico



Angolo vicino alla casa di zi' Civitella




Qui abitavano i miei nonni...ora il luogo è un pò cambiato



Si scende ancora......



Un bel gatto dal pelo rossastro

lunedì 7 ottobre 2013

Ponza nel 1882

L'architetto ponzese, Silverio Migliaccio, realizzò un dipinto, datato 28 luglio 1882, che raffigura una "Veduta in prospettiva del porto e piazza di Ponza e sue adiacenze, spiaggia del Grano".
Possiamo così osservare l'abitato di Ponza, di quel tempo, con gli occhi competenti di un architetto.
Riconosciamo il faro della Madonna, l'elegante casina del Commendatore D'Ambrosio sul Belvedere, la Cappella del Cimitero, la Chiesa ma anche i terreni coltivati.
Possiamo osservare l'attuale Corso Pisacane che a quel tempo si chiamava Corso Principe di Napoli.
Spiccano la palazzina a due piani in zona Parata e quella di Gambardella accanto alla Chiesa.
E poi ancora la Torre, la Lanterna del Porto.
Questo dipinto ci dà l'idea di Ponza di quel tempo......veramente interessante.....
Silverio Migliaccio, architetto, è citato anche dal Tricoli nella "Monografia per le isole del Gruppo Ponziano"



Veduta in prospettiva del porto e piazza di Ponza e sue adiacenze, spiaggia del Grano
Dipinto dall'architetto Silverio Migliaccio 28 luglio 1882

(Per gentile concessione di Giuseppina Migliaccio, della quale l'architetto era un antenato)

sabato 5 ottobre 2013

Nubifragio su Ponza

Stamattina sull'isola di Ponza le forze della natura si sono scatenate......
Tanta pioggia che ha allagato strade e vicoletti
Su Facebook qualcuno ha postato delle foto a dir poco impressionanti


La Banchina Di Fazio allagata....notare l'acqua che scende dai tubi....è quella che arriva dal Corso Pisacane (foto di Vittorio Scotti)


Questo è il Portone di Pascarella....sembra di stare in mezzo a delle cascate....è spaventoso...(foto di Benedetto Sandolo)

giovedì 3 ottobre 2013

Un libro bellissimo

Quest'anno nella libreria "Il Brigantino" di Ponza c'è una novità ....un bellissimo libro...
Il libro fa parte della collana Ponzesi- Storia Tradizioni Folclore e Leggende della Gente di Ponza ed il titolo è Ponza cucina tradizionale e nuove tendenze. Cibo e cultura.
Già dal titolo si capisce che è un viaggio attraverso la tradizione culinaria dell'isola di Ponza ed è corredato da bellissime foto.
Sfogliando le pagine troviamo gli  acquerelli di Silverio Mazzella sempre molto bravo.
La raccolta delle ricette è stata curata da Pina Di Meglio, moglie di Silverio, ma anche Gennaro , il figlio, ha contribuito alla realizzazione del libro.
Praticamente sono andati alla ricerca delle ricette della cucina ponzese ed hanno coinvolto molte persone...anche per la realizzazione dei piatti......
Questo è il secondo volume della serie dedicato a Ponza e vale veramente la pena averlo...non può mancare....
Gli autori si ripromettono di prepararne altri.....
Ora comincia la ricerca del materiale......
Buon Lavoro!!!



martedì 1 ottobre 2013

1943-2013....sono passati 70 anni

Quest'anno, il 24 luglio 2013, nel piazzale di Giancos, a Ponza,  c'è stata la commemorazione dell'affondamento del piroscafo Santa Lucia.
Sono passati 70 anni da quella mattina di luglio che fece piombare l'isola di Ponza nel buio più totale.
Era il 24 luglio 1943, mancava poco per arrivare a Ventotene quando il piroscafo Santa Lucia fu colpito mortalmente da aerosiluranti inglesi ed in pochi minuti affondò con il suo carico di vite umane.
La maggior parte delle vittime era ponzese.....una di queste, Antonietta Galano, era una carissima amica di mia madre.
Dovevano incontrarsi a Ventotene dove mia madre stava già da un pò di tempo per aiutare sua sorella Olga che aveva le bambine piccole...ed invece...non si sono più riviste....
Per anni questa tragedia è rimasta nell'oblio e si è giunti alla verità solo grazie alla tenacia di Mirella Romano che nell'affondamento perse suo padre Carmine.
Nella piazzetta di Giancos durante la commemorazione, a cui hanno partecipato molte persone, sono stati letti i nomi di quanti  persero la vita in quella tragedia.
Ora in ricordo di quel triste giorno è stato collocato un monumento "A tutti i caduti in mare" che raffigura un'ancora.


  Il sindaco di Ponza ricorda quel triste giorno


Ora è la volta di Mirella Romano che quel giorno perse suo padre, Carmine


Tra i due militari si intravede il monumento


Altra foto del monumento


Un'ancora per tutti i caduti in mare


La targa con la dedica ai caduti in mare
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