domenica 10 dicembre 2023

Andando al Fieno

 In queste foto scattate all'isola di Ponza nei primi anni 2000, concesse gentilmente da Fabio Massimo Arati, seguiamo il percorso per andare al Fieno.

All'isola di Ponza quando dici la parola Fieno subito si pensa al vino.
In questa lingua di terra, alle pendici del monte Guardia, si è sempre prodotto il miglior vino dell'isola fin dall'arrivo dei primi coloni.
Il terreno è a gradoni, le catène, con le parracine, i cosiddetti muri a secco, dove trovi lunghi filari di vite soprattutto biancolella, un tipo d'uva portato da Ischia dai primi coloni.
Per arrivare al Fieno bisogna salire per il sentiero che porta al monte Guardia per poi scendere verso questo promontorio oppure via mare.
Un tempo i contadini si fermavano a lavorare per tutta la settimana al Fieno e tornavano a casa solo la domenica.  Si ricoveravano nelle grotte e i viveri venivano portati dai familiari.
Ci sono diverse cantine ma la più famosa è quella del compianto Giustino Mazzella.
Anche il Mattei, nel 1847, raffigura una cantina del Fieno in un suo disegno.
Al Fieno sono state trovate tracce di frequentazioni dell'uomo fin dal Neolitico attraverso frammenti di ossidiana.
Questa scoperta è stata fatta da J.Friedlaender, studioso di geologia, nel marzo del 1900 che così scrive: "Alla P.ta del Fieno ho trovato due coltellini lunghi circa tre cm. e molti frammenti di ossidiana, nell'isola di Zannone, fra il convento e la cala del Varo, si trovano molti frammenti di ossidiana, probabilmente trasportata. In ambedue i siti si vedono frammenti di terraglia molto grossolana."



 




Questo cartello lo ha realizzato mio padre Ciro Iacono, sotto la dicitura Il Fieno ci sono le sue iniziali C.I. 















venerdì 8 dicembre 2023

Che bella Madonnina!!!

Questa bellissima Madonnina si può ammirare in questi giorni nella Cappella in piazza Gaetano Vitiello, sulla Punta Bianca, all'isola di Ponza.
E' di Carmine Colonna che nel periodo dedicato all'Immacolata la mette a disposizione della comunità ponzese.
La foto è di Annalisa Sogliuzzo



giovedì 7 dicembre 2023

L' Immacolata all'isola di Ponza

 All'isola di Ponza è molto forte il legame con la Madonna Immacolata e nella chiesa madre c'è una bellissima statua.

Tutto questo grazie a Monsignor Luigi Dies che è riuscito ad accogliere tanta gioventù nella chiesa. Sono oggi i Giuvene d'a Mmaculate che all'alba dell'otto dicembre cantano inni per le strade dell'isola.

Che bella tradizione!!!

Nella foto: a destra con il maglione scuro mio padre Ciro Iacono, accanto suo cugino Maurino Di Lorenzo; a sinistra Franco De Luca, Luigi Ambrosino; accovacciati Vittorio Spignesi e Giorgio Vitiello


La Madonna Immacolata in processione per le strade dell'isola. A sinistra si vede anche mio padre Ciro.


mercoledì 6 dicembre 2023

Un ricordo di Assunta Scarpati

 E' scomparsa ieri Assunta Scarpati,  una persona che ha dato tanto all'isola di Ponza. Ha cercato con tutta sè stessa di tenere vive le tradizioni ponzesi che purtroppo si stanno perdendo. 

Per anni, con i suoi amici, ha organizzato il Teatro, il Presepe vivente, il Carnevale e tante altre cose. Una  donna di spirito, che sapeva raccontare con enfasi storie dell'isola. Una grande chef che ha creato nella sua casa un bellissimo ristorante, A casa di Assunta, preparando i piatti della cucina ponzese. 

Lascia un vuoto immenso nella nostra isola. 

Buon viaggio Assunta!!!

Nota: 

Domani 7 dicembre il Sindaco di Ponza ha proclamato una giornata di lutto cittadino

https://www.ilmessaggero.it/latina/ponza_morta_assunta_scarpati_chef_cosa_e_successo-7798927.html



domenica 3 dicembre 2023

La barchetta dell'Immacolata

 Mio padre Ciro Iacono, maestro d'ascia dell'isola di Ponza, negli ultimi anni della sua vita realizzava dei bellissimi modellini di barche.

Dopo aver costruito, nei primi anni '60,  la barca che porta San Silverio il 20 giugno in processione, ha realizzato per noi e per i suoi amici dei modellini come quella grande con il Santo.

Ha realizzato anche un modellino azzurro con la statuetta della Madonna Immacolata, ma questo è unico.

"Ave Maria

stella del mare

lasciati amare

Madonna mia"

(Questo canto ricordo che lo intonava mio padre Ciro nelle sere d'estate quando scendevamo dai Conti dopo aver fatto visita ai miei nonni materni)





venerdì 1 dicembre 2023

Monsignor Luigi Maria Dies

 Ancora oggi nella comunità ponzese è vivo il ricordo del parroco Monsignor Luigi Maria Dies, chiamato affettuosamente u parricchiane.

Arrivò a Ponza, da Gaeta, nel 1939 e  con le sue idee, la sua capacità, con la sua cultura, divenne subito protagonista nella storia ponzese.
Una figura carismatica che ha lasciato dei ricordi indelebili tra i ponzesi.
Riuscì a catturare l'interesse dei giovani creando con loro un bellissimo rapporto.
E' proprio grazie a lui che all'alba dell'otto dicembre si snoda per le strade di Ponza una singolare processione composta da soli uomini che cantano lodi a Maria Immacolata.
La bellissima statua dell'Immacolata arrivò a Ponza proprio durante il periodo in cui era parroco don Luigi Dies. 
Il  20 giugno 1958 venne donata all'Immacolata una corona d'oro. Un gesto d'amore verso la Madonna da parte dei ponzesi che chiedevano la Sua protezione.
L'artefice di tutto ciò fu don Luigi da sempre devoto della Madonna.
Nel 1940 fece ampliare la chiesa, con il contributo dei ponzesi, sul progetto dell'Architetto prof. Carlo Pieri  e con l'approvazione del Sopraintendente prof. Terenzio.
Scesero giù di  sette metri per trovare la breccia trachitica su cui poggiare le fondamenta.
Il popolo al suono della campanella seguiva il parroco trasportando, a spalla, i blocchi di tufo provenienti dalla cava del Bagno Vecchio.
Ne vennero usati cinquantamila blocchi.
Per una decina di anni è stato lontano da Ponza e quando è tornato nel luglio 1969 trovò la chiesa chiusa per pericolo di crolli. Subito si mise al lavoro per riportarla all'antico splendore.
Monsignor Dies, quale uomo di cultura che era, ha scritto anche dei libri molto interessanti.
Ne cito qualcuno come "PONZA perla di Roma" e "Da Frosinone a Ponza".
E' scomparso a Ponza nel dicembre 1973,  quest'anno sono cinquanta anni.  Verrà ricordata la sua figura proprio nei giorni dell'Immacolata ed il 16 dicembre con un convegno. 

Nota:
Per quanto riguarda l'ampliamento della chiesa così scrive Mons. Dies nel libro "Ponza perla di Roma" :
"Il popolo, al suono della campanella, sull'imbrunire, seguiva in massa il parroco che lo precedeva con l'esempio nel trasporto a spalla del materiale accumulato sulle banchine durante il giorno e, oltre a questo spettacolo i buoni isolani dettero anche l'altro, più efficace di sostenere tutta la spesa dell'ampliamento. Ad essa non restarono estranei i nostri emigrati in ogni parte del mondo.
Fu utilizzata ogni risorsa, perchè l'ampliamento fosse efficiente e si sacrificò anche il pronao, senza però alterare le linee della facciata. Spostammo innanzi la scala che non potemmo riprodurre per intero, a causa dei vuoti delle grotte sottostanti alla chiesa. Il ripiego di includere cinque dei tredici scalini nell'interno del tempio non dispiacque al Prof. Fedele e la cantoria ampia, anch'essa rotondeggiante, costruita sulla porta d'ingresso, ha utilizzato così anche quello spazio risultato disponibile dalla soppressione della scala."


 Monsignor Dies


Monsignor Dies con i suoi ragazzi


La statua della Madonna Immacolata


La corona d'oro è stata offerta dai ponzesi a Maria come dono d'amore nel giugno del 1958. Portava la corona d'oro la piccola Olimpia Iacono che indossava il vestito della Prima Comunione, un velo con una stella dorata sulla fronte.


Monsignor Luigi Dies incorona Maria Immacolata. 



La chiesa prima dell'ampliamento


Il testo del canto dedicato a Maria Immacolata scritto da Monsignor Dies in occasione dell'incoronazione. Era il 20 giugno 1958


mercoledì 29 novembre 2023

Marianna Gambardella

 Nel Sepolcreto Tricoli, all'interno del cimitero dell'isola di Ponza, proprio di fronte alla tomba di mio padre Ciro,  è sepolta Marianna Gambardella che ha un legame con i miei antenati Iacono.

Vediamo come...

Marianna Gambardella era nata il 4 agosto 1839 ed era sposata ad Antonio Tricoli, figlio di Giuseppe colui che ha scritto la "Monografia per le isole del gruppo Ponziano". Era figlia di Francesco Gambardella e Mariantonia Iacono.

La mamma, Mariantonia Iacono, nata nel 1811 era la sorella del mio trisavolo Giuseppe Salvatore Iacono nato nel 1816. 

Ecco il legame con la mia famiglia.

Mio fratello Peppino un pò di tempo fa mi ha inviato la foto della lapide di Marianna Gambardella  poichè si era incuriosito, quindi ho fatto qualche ricerca

Nota:

Gambardella era una delle famiglie benestanti dell'epoca,  l'Ottocento,  all'isola di Ponza.



Il Sepolcreto Tricoli


Nel Sepolcreto Tricoli è sepolto Giuseppe Tricoli colui che ha scritto la "Monografia per le isole del gruppo Ponziano"


La lapide sulla tomba di Marianna Gambardella


domenica 26 novembre 2023

Che splendida donna!!!

 Nell'archivio fotografico di Giovanni Pacifico si trovano delle vere chicche, come questa foto che ritrae una splendida donna, molto elegante e raffinata. Una  vera bellezza. 

E' Giulia da giovane, la moglie di Silverio Tricoli, il falegname, amico di mio padre Ciro. E' scomparsa qualche anno fa.

La ricordo.



venerdì 24 novembre 2023

Il Bagno Vecchio attraverso le foto dei primi anni 2000

 Isola di Ponza, località Bagno Vecchio visto attraverso le foto che mi ha inviato gentilmente Fabio Massimo Arati, scattate nei primi anni 2000.

In questa zona già nell'Ottocento estraevano il tufo per costruire le case in cui tuttora abitiamo. Ad estrarre le pietre erano i coatti che vennero alloggiati in un grottone vicino alla cava, da qui il nome Bagno Vecchio.
Quando venne fatto l'ampliamento della chiesa di San Silverio e Santa Domitilla, nel 1940, le pietre vennero estratte proprio al Bagno Vecchio. Venivano caricate sulle barche, scaricate al porto e portate a spalla dalla popolazione.

















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