domenica 31 marzo 2024

Pasquetta all'isola di Ponza

 Anche all'isola di Ponza è usanza fare la Pasquetta andando in luoghi dal paesaggio mozzafiato come il Monte Guardia, il pianoro dell'Incenso, i Faraglioni...portando "casatielli", pizze rustiche ed altre bontà.

Quando ero piccola andavamo dai nonni materni sopra i Conti, una volta siamo andati con la mia famiglia giù ai Faraglioni alla grotta di zia Carmela.

Una volta, ero molto piccola, abitavamo in una piccola casa sul Corso Pisacane, si mise a piovere a dirotto e mio padre Ciro mise una coperta per terra sul pavimento, così mangiammo il cibo per la nostra Pasquetta. Ci si accontentava di poco. 

Che bei ricordi!!!


Una Pasquetta degli anni '30 sul monte Guardia



I miei nonni materni e paterni, i miei genitori, i miei zii in una Pasquetta credo sul Pagliaro (Dall'album di famiglia)

sabato 30 marzo 2024

BUONA PASQUA!!!

 Spero sia una Pasqua di pace anche se quest'anno pare sia molto difficile. 

Ci sono troppi conflitti nel mondo, troppi bambini che soffrono. 

Auguri di Buona Pasqua!!!

Nella foto: Isola di Ponza, tramonto a Chiaia di Luna (estate 2021)



giovedì 28 marzo 2024

Gouache di Ponza del 1820

 In questa foto è ritratta una "Gouache" di Ponza del 1820


"Gouache" di Alessandro D'Anna nel 1820.
Raffigura il porto di Ponza. Si vede la palazzina a due piani, la cupola della chiesa e la Torre. Al molo la lanterna.
D'Anna qui documenta che il bianco calce è per tutte le abitazioni. E' bianco anche il Foro Borbonico.

Nota:
"Gouache" alla francese è la tecnica del guazzo che utilizza un tipo di colore a tempera reso più pesante con l'aggiunta di un pigmento bianco (gesso) mescolato con la gomma arabica



martedì 26 marzo 2024

Una bella scolaresca

 In questa foto vediamo una bella scolaresca in quinta elementare con la maestra Sofia Rispoli. 

La maestra Sofia aveva il dono di spiegare i concetti talmente bene da inculcarli nella mente dei suoi alunni. Ricordo che faceva anche il doposcuola ai tanti ragazzi di Ponza.

E' stata veramente una brava insegnante.

Suo marito, Silverio Di Lorenzo, era vigile urbano ed era cugino di mio padre Ciro, le loro mamme erano sorelle. 

In questa foto, davanti alla maestra Sofia, c'è il compianto Giuseppe Tricoli, il Barone.



domenica 24 marzo 2024

Campionato italiano di pesca, estate 1951

 Nell'estate del 1951, all'isola di Ponza, ci fu il primo Campionato Italiano di pesca subacquea.

Queste foto testimoniano quell'avvenimento, riconoscibile il medico della gara,  il dottor Francesco Sandolo.





venerdì 22 marzo 2024

Contadino ponzese

 In questa foto di Salvo Galano, tratta dal libro "L'ISOLA" è ritratto Minicuccio di Barbaresco, "Menacazzott",  contadino.

Lo ricordo bene, aveva anche un asinello e abitava sugli Scotti, all'isola di Ponza.



mercoledì 20 marzo 2024

Una sfida a colpi di pagaia

 Il 21 marzo 1992, all'isola di Ponza, le ragazze che praticavano il dragon boat, durante la trasmissione televisiva Scommettiamo che?, con la loro canoa spostarono la motonave Rio Marina per 40 metri in quattro minuti.

Venti ragazze che si erano allenate tantissimo nelle acque dell'isola di Ponza guidate da Salvatore Perrotta e Silverio Di Lorenzo, un "tamburino" che scandisce il ritmo, un timoniere che a poppa dirige la barca. 

Quella sera di marzo, a colpi di pagaia, vinsero la loro scommessa, ricordo molto bene la voce dell'indimenticabile Fabrizio Frizzi che conduceva il programma.

Il dragon boat è una disciplina che viene dall'Oriente e negli anni '90 entusiasmò i giovani ponzesi.

Peccato sia tutto finito lì...

(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)



(Il video di Rossano Di Loreto)

https://www.youtube.com/watch?v=wiivkyR8VQo&ab_channel=barba836

lunedì 18 marzo 2024

La festa di San Giuseppe

 Il culto verso San Giuseppe è molto sentito all'isola di Ponza, soprattutto nella zona dei Conti e di Santa Maria dove c'è una graziosa chiesa dedicata a Lui. 

Nell'Ottocento gli abitanti di questa zona hanno lottato per avere questa chiesa poichè era difficoltoso andare a Messa nella zona del Porto. Non si poteva utilizzare ancora la galleria e quindi bisognare salire e scendere per Giancos. 

Oggi le famiglie di queste zone, per la festa, hanno addobbato le strade, le case, e spuntano bellissime statuette di San Giuseppe.

Domani è la festa del papà, auguri a tutti anche al mio che non c'è più.

Qualche foto della processione del 2019 di Giovanni Pacifico.








domenica 17 marzo 2024

Un'antica espressione ponzese

 Acquasante e nciènze

(acquasanta e incenso)

Era l'espressione dei vecchi quando succedeva qualcosa di anormale.

L'acquasanta e l'incenso servivano ad allontanare il malocchio.

(Dal libro di Ernesto Prudente "A Pànje - i proverbi di Ponza-)

Mi sembra ancora di sentire la voce di mia madre Elvira quando usava questa espressione.

Un pò di foto dell'isola di Ponza di tanto tempo fa (Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)







venerdì 15 marzo 2024

La Cisterna del Bagno o di via Parata

 La Cisterna del Bagno chiamata anche di via Parata, all'isola di Ponza, è stata descritta anche da Ettore Settanni nel libro " Isole del Mito. PONZA e VENTOTENE" pubblicato nel 1960.

Ecco cosa scrive:

"Davvero imponente è un'altra cisterna, chiamata Il Bagno, con quattro ampie navate e tredici pilastri, in prossimità del porto, ai piedi della collina dei Conti. Essa doveva alimentare la flotta romana di stanza o di passaggio. 

La sua grandiosità dà la misura dell'importanza attribuita alla base di Ponza; difatti la piscina del Bagno è seconda solo alla Piscina Mirabilis di Bacoli, ritenuta un capolavoro dell'ingegneria romana, che riforniva la squadra romana che aveva base a Miseno. Quanto al nome, Il Bagno, esso è dovuto al fatto che i Borboni vi alloggiarono i forzati, qui fatti affluire per i lavori di colonizzazione dell'isola."

Nota:

La collina dei Conti, di cui scrive Settanni, dovrebbe essere la zona bassa degli Scotti dove c'era il nucleo abitativo della numerosa famiglia Conte.

Altra nota:

Probabilmente non era stato ancora recuperato il Cisternone di Formia che è più grande della Cisterna del Bagno o di via Parata


Dietro questo palazzo rosa è ubicata la cisterna del Bagno o di via Parata


La Piantina della cisterna. 
In giallo i pozzi di luce e di presa d'acqua; in marrone le strutture moderne, elevate per ricavare vani abitabili a ridosso della cisterna; in verde le murature antiche di rinforzo, messe in opera in periodi differenti. (Dal libro "Le isole Pontine attraverso i tempi")




Particolari della cisterna. 
(Le foto sono tratte dal libro "Le isole Pontine attraverso i tempi")

mercoledì 13 marzo 2024

Il Bagno di Ponzio Pilato vivaio di aragoste

 Questo racconto è tratto dal libro di Giulio Vitiello "PONZA brevis insula...brevis historia"

"Nel primo decennio di questo secolo le aragoste raggiunsero cifre rilevanti in rapporto alla richiesta. Gli acquirenti le rifiutavano oppure offrivano prezzi irrisori. 

Per ovviare allo squilibrio tra produzione e consumo, oltre ai mezzi in uso per la conservazione (nassoni, vivaio in legno) si pensò di utilizzare con l'interessamento e l'appoggio di Gaetano Vitiello, nella sua  qualità di reggente la capitaneria di porto il bagno di Ponzio Pilato.

Fu costituita una specie di cooperativa fra i pescatori: il crostaceo immesso nella grande vasca diventava di proprietà comune, il ricavato della vendita veniva diviso in proporzione delle aragoste depositate, la moria addebitata proporzionalmente alla quantità depositata e così le spese di custodia ed altro. 

Ottenuta l'autorizzazione dalle autorità competenti, senza nulla modificare o adattare ai nuovi bisogni e dopo aver sistemato una grata al foro che immette l'acqua nella vasca, alcuni quintali di aragoste furono messe nel...bagno.

Accertato che il crostaceo non subiva danni si decise di sfruttare la piscina fino a saturazione.

Le cose andavano bene, tanto più che la verifica della moria poteva essere effettuata da unica persona il che si tramutava in economia, quando una mareggiata di scirocco e levante di forte intensità, nottetempo, asportò la grata dall'imbocco del bagno e le aragoste, avuta la libertà, ne approfittarono. 

La perdita fu rilevante e per parecchio tempo se ne risentirono i gravi effetti anche se una certa quantità ne fu recuperata nelle vicinanze dello Scoglio Rosso. 

Il soprintendente ai monumenti e alle antichità non permise ritocchi al foro d'ingresso dell'acqua e gli aragostai,  scottati, abbandonarono Ponzio Pilato ritornando ai vecchi sistemi di conservazione."


Nota:

Il primo decennio è del 1900


Le Grotte di Pilato (Estate 2015)


Dentro le Grotte di Pilato, si vede bene la vasca


In bianco e nero



Una mareggiata (Foto di Rossano Di Loreto)


Aragoste (Foto di Rossano Di Loreto, maggio 2015)


Lo Scoglio Rosso, davanti alle Grotte di Pilato (Estate 2021)

domenica 10 marzo 2024

Zio Silverio

 Silverio Iacono era il fratello di mio padre Ciro ed era nato nel luglio 1922 a Ponza. 

Navigò per i mari di tutto il mondo fino a quando si stabilì ad Arbatax, in Sardegna dove si sposò con la  compagna della sua vita, Maria Demurtas.

Un amore allietato dalla nascita di tre figli, Anna, Ciro e Veronica. 

Verso la metà degli anni '70 acquistò per primo delle imbarcazioni da impiegare per il trasporto di passeggeri lungo la bellissima costa dell'Ogliastra.

Purtroppo zio Silverio è mancato nel marzo del 2004, vent'anni fa.

E' importante ricordare...


Silverio Iacono  (11 luglio 1922 / 12 marzo 2004)


Zio Silverio da giovane all'isola di Ponza



In questa foto zio Silverio non ha ancora 17 anni ed è per uso marittimo con la firma del Commissario Prefettizio 

(Dall'album di famiglia)

venerdì 8 marzo 2024

Isola di Ponza, giugno 1958

 In questa foto vediamo la processione dell'Immacolata svoltasi il 20 giugno del 1958, in occasione  dell'incoronazione. 

Davanti alla statua dell'Immacolata c'è mia sorella Olimpia Iacono che vestita con l'abito della Prima Comunione ha portato la corona d'oro. Dietro di lei si vede mio padre Ciro, con il vestito scuro,  che insieme ad altri, portano in processione la statua della Madonna..

Siamo all'isola di Ponza, sulla Punta Bianca ed in fila ci sono delle bellissime bambine con i loro candidi abiti della Prima Comunione.



mercoledì 6 marzo 2024

Il Fortino Bentinck

 Sullo scoglio della Ravia, all'isola di Ponza, dove c'è la villa del pittore tedesco Claus Wallner, ora di sua figlia Florentine, un tempo, c'era il Fortino Bentinck. 

Il Fortino prende il nome dal Comandante della spedizione anglo- siciliana Lord William Bentinck che ha progettato e realizzato la maggior parte delle fortificazione dell'isola di Ponza. 

Una relazione del 1808 precisa le caratteristiche e lo scopo:

"...della costruzione d'una batteria da stabilirsi  su dello scoglio della Ravia, che giace innanzi al Capo di S.Maria nell'isola  di Ponza. L'oggetto di tal batteria è di proteggere tutti i punti accessibili della costa che son veduti dalla medesima, e di difendere di fronte, e di fianco l'ingresso del Porto incrocicchiando i suoi fuochi con que' della batteria Leopoldo. La Batteria avrà la conformazione d'un rettangolo, la cui aja avrà un lato di canne 9, e l'altro di canne 6 dalla parte interna..." (Carteggio Afan de Rivera, in Broccoli).

Il Mattei nell'aprile 1847 trova il fortino già in stato di abbandono infatti così scrive:

"Distrutta ogni traccia della scaletta che prima vi conducea, l'erta del Fortino detto la Ravia e quasi inaccessibile...ivi son le macerie di una batteria a mezzaluna, e pochi ruderi di una Caserma e di una polveriera..."

A proposito dei ruderi del Fortino Bentinck ecco cosa scrive nel 1908 Norman Douglas:

"...Uno di tali fortini, situato all'imboccatura del porto, è stato recentemente venduto (insieme allo scoglio sul quale si erge) per soli trentacinque franchi, il che potrebbe indurre a pensare che a Ponza i terreni costino poco. Niente di più sbagliato: soltanto gli scogli sono a buon mercato..."


Lo scoglio della Ravia con la nebbia (foto di Rossano Di Loreto, febbraio 2024)


Fortino Bentinck sullo scoglio della Ravia (Mattei aprile 1847)


Progetto della batteria sulla Ravia


I ruderi del fortino Bentinck


Entrando nel porto di Ponza la Ravia è il primo scoglio, sopra i ruderi del Fortino Bentinck

domenica 3 marzo 2024

Contadina ponzese

Ponza, Raimonda Buitoni, inizio anni '80

Nella foto Civita Mazzella, madre di Giovanna e Giuseppina Scotti, con sotto braccio dei rametti di ginestra in località Scotti. Per la loro tenuta e duttilità i rami di ginestra si prestano a legare i tralci di vite, le piante di pomodoro e di altri ortaggi ai sostegni per evitare che il peso le pieghi verso il terreno.
Scatto tratto dal libro "Ponza - Palmarola -Zannone" di Caterina Bon - Raimonda Buitoni - Giovanni Maria De Rossi - Mariella Liverani - Salvatore Paternò (1986 - De Luca Editore)




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