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lunedì 25 agosto 2025

Buon compleanno!!!

  Diciotto anni fa nasceva Frammenti di Ponza, un blog nato quasi per caso.

Dopo la scomparsa di mio padre, Ciro, ho cercato di elaborare il dolore scrivendo. 
La spinta l'ho avuta inviando un articolo su di lui ad un settimanale che nel giro di pochi giorni l'ha pubblicato.
Poi ho cominciato a raccontare di Ponza e della sua storia, dell'archeologia, delle bellezze naturali, delle tradizioni, della gente ponzese ma anche dei forestieri che la amano con tutto il cuore.
In questo blog soprattutto ho messo tanta passione.
Frammenti di Ponza fino al 2012 era su Libero.it poi, con l'aiuto di mia figlia, ho cambiato piattaforma con un look più colorato e dove si possono mettere più foto.
Nel 2015 è stata creata anche la pagina Facebook.
Ecco come è iniziato, era il 22 agosto del 2007.
Buon compleanno!!!

Frammenti di... 


"Questo blog è una solo una piccola serie di racconti, di “frammenti”, raccolti qua e là, che spero vi facciano apprezzare i lati nascosti della mia Isola, Ponza."

Nella foto: Isola di Ponza, la Parata, agosto 2025





mercoledì 4 giugno 2025

Nascere a Ponza

 Oggi non si nasce più a Ponza e le futura mamme, giustamente, si trasferiscono sul continente per far nascere i loro bambini in ospedale, con l’assistenza dovuta.

Tanto tempo fa, i bambini nascevano nelle loro case e le donne venivano aiutate dalle ostetriche locali, le mammane.
Io sono nata in una piccola casa sul corso Pisacane e mia madre aveva già due bambini ma con me ebbe dei problemi. Ci fu bisogno, urgentemente, di un medico e venne chiamato il dottor Martinelli che, per fortuna, non abitava lontano riuscendo così a salvare la vita alla mia mamma.

Quante mamme di Ponza sono morte di parto ma anche tanti bambini non sono riusciti a sopravvivere ad un parto difficoltoso.
I tempi erano difficili.
Siamo rimasti in pochi ormai ad essere nati a Ponza.


Io in braccio a mia sorella Olimpia vestita con l'abito della Prima Comunione, accanto a noi mio fratello Peppino (Dall'album di famiglia)


La scalinata che porta alla casa dove sono nata, in Corso Pisacane


Sono nata in una piccola casa di quella palazzina bianca  con gli archi 

venerdì 9 maggio 2025

La festa della mamma

 Anticamente questa festa era legata al culto di divinità della fertilità dai popoli politeisti e veniva celebrata nel periodo di passaggio della natura dall'inverno all'estate.

In Inghilterra nel diciassettesimo secolo cominciò l'usanza di festeggiare il Mothering Sunday con rose rosse da regalare alle mamme.
Nel primo Novecento arrivò negli Stati Uniti grazie ad Anna M. Jarvis che dopo la morte di sua madre, a cui era particolarmente legata, inviò lettere al Congresso per fare istituire una Festa Nazionale dedicata alle mamme. 
Nel 1914 il presidente W.Wilson istituì il Mother's Day.
Anna Jarvis propose come simbolo della festa il garofano, fiore preferito da sua madre, rosso per le mamme in vita, bianco per quelle scomparse.
In Italia la mamma fu festeggiata per la prima volta nel 1957 da don Otello Mignosi, nel piccolo borgo di Tordibetto, vicino Assisi. 
Ogni anno si festeggia la seconda domenica di maggio.
I simboli scelti, di colore rosso, sono il cuore e la rosa, fiore che rappresenta l'amore, la bellezza e l'affetto materno.

Auguri a tutte le mamme, anche alla mia che è in cielo

Nella foto: io piccola in braccio a mamma Elvira, mio padre Ciro e mia sorella Olimpia (Dall'album di famiglia)



venerdì 14 marzo 2025

L'isola di Ponza vista dall'alto in una giornata di primavera

 Queste foto sono state scattate in una giornata di primavera di tanti anni fa, mi pare il 2009,  e Ponza  mostra la sua veste migliore.


Norman Douglas definì l'isola di Ponza  "Inverosimile"  e forse aveva proprio ragione
















domenica 12 gennaio 2025

L'isola di Ponza e il cinema

 Isola di Ponza, Valerio Mieli, 2018

Una scena del film "Ricordi?" di Valerio Mieli @valeriomieli, con protagonisti Linda Caridi @linda_caridi e Luca Marinelli, è stata girata nel cimitero dell'isola di Ponza. La figura di spalle è proprio Marinelli. La direttrice della fotografia è Daria D'Antonio @dariadantoo, mentre la fotografa di scena è Sara Petraglia @zalfos.

Tratto dalla pagina Fb di Isole Minori



sabato 21 dicembre 2024

Le foto di Ponza del fotografo Bernard Plossu

 Mia figlia ha trovato delle foto di Ponza di fine anni '80 tratte da una mostra del fotografo Bernard Plossu a Parigi.

Sarebbe bello individuare le persone delle foto.

La mostra si intitola Bernard Plossu "Dopo l'estate, le petites ile italiennes"

https://la-fab.com/en/la_galerie/bernard-plossu-dopo-lestate/

C'è anche un libro edito da Textuel, che non abbiamo ancora.

Le foto sono prese da Instagram e Internet, tutti i diritti sono degli autori.













mercoledì 4 dicembre 2024

Una bella prospettiva

 Isola di Ponza, foto scattate sicuramente prima del 1940. Si vede che la chiesa non è stata ancora ampliata. 

Nella prima foto vediamo una giovane donna seduta su un muretto, forse, sul tetto di qualche abitazione. Sarebbe interessante conoscerne l'identità.

(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)





martedì 1 ottobre 2024

Il primo giorno di scuola

Il primo giorno di scuola è sempre molto importante, un tempo era il 1 ottobre.

Ricordo benissimo il mio primo giorno di scuola, nei locali in via Parata, in quegli anni si cominciava il primo ottobre.
Ero molto emozionata, mi ero svegliata prestissimo e continuavo a chiedere che ora fosse a mia madre.
Nella zona in cui abitavo, Corso Pisacane, qualcuno forse ancora ricorda una bimbetta che non vedeva l’ora di arrivare a scuola.
Nell’aula c’era qualche bambina che versava qualche lacrima ma io sorridevo, non capivo perché piangesse.
Ricordo che il primo giorno venne il maestro Giannino Conte e ci fece fare le asticelle, i mazzarèlle.
Poi però la mia maestra per quell'anno fu Margherita Sandolo ed era vecchio stampo, molto severa.
Per lei quello era l’ultimo anno di lavoro prima della pensione.
Negli anni successivi la mia insegnante è stata Iole Conte, persona splendida, ho un bellissimo ricordo di lei.
Le classi erano numerose a quei tempi perchè Ponza era molto abitata.
Non c’era lo spopolamento che c’è oggi, ogni nucleo familiare era composto da più figli.



Asilo "Ciro Piro", primi anni '60
Io sono da sinistra la seconda, in piedi nella prima fila


Con la maestra Iole in terza elementare


Ancora con la maestra Iole in seconda elementare

(Dal mio album fotografico)

venerdì 10 maggio 2024

La festa della mamma

 Anticamente questa festa era legata al culto di divinità della fertilità dai popoli politeisti e veniva celebrata nel periodo di passaggio della natura dall'inverno all'estate.

In Inghilterra nel diciassettesimo secolo cominciò l'usanza di festeggiare il Mothering Sunday con rose rosse da regalare alle mamme.
Nel primo Novecento arrivò negli Stati Uniti grazie ad Anna M. Jarvis che dopo la morte di sua madre, a cui era particolarmente legata, inviò lettere al Congresso per fare istituire una Festa Nazionale dedicata alle mamme. Nel 1914 il presidente W.Wilson istituì il Mother's Day.
Anna Jarvis propose come simbolo della festa il garofano, fiore preferito da sua madre, rosso per le mamme in vita, bianco per quelle scomparse.
In Italia la mamma fu festeggiata per la prima volta nel 1957 da don Otello Mignosi, nel piccolo borgo di Tordibetto, vicino Assisi. Ogni anno si festeggia la seconda domenica di maggio.
I simboli scelti, di colore rosso, sono il cuore e la rosa, fiore che rappresenta l'amore, la bellezza e l'affetto materno.

Auguri a tutte le mamme, anche alla mia che è in cielo

Nella foto: mamma Elvira con mia sorella Olimpia, mio fratello Peppino ed io piccolina, sulla Banchina nuova all'isola di Ponza. Le gemelle Lella e Anna Maria non erano ancora nate.
(Dall'album di famiglia)






mercoledì 8 maggio 2024

U Scirocco

 Una bella poesia di Carmine Pagano tratta dal libro "SANGUE 'I ROTUNE Poesie Ponzesi"

U Scirocco

Te susse a dìnt' u liette 'pa matina

e te siente 'na schifezza, ma comm'è?

te muove ma te fanno male 'i rine

te pesa a capa e nun sai 'u pecchè.


Po' arape 'na fenesta e te n'adduone

'u ciele è cupe, è negliuso e comme se

passanno quacche d'uno dispettuse

l'avesse fatta apposta sulo a te.


Poi piense "Ma comm'è sta musciarìa?

ch'avimme fatte 'i male pe' scuntà

sta cappa e neglia, stu senzo 'i pecundrìa

ca sulo 'u scirocco te sape purtà".


Pe' uno gione, che è chino d'energia

nun ce stanno tiempi cu sanno fermà, 

ma chi tene quacche acciacco arassèsia

'nu tiempo peggio nun'u ponno capità.


I' per esempio mo tengo 'na zia, 

che è vecchia e soffre 'i core, e quanno che

capita na jurnata 'i musciaria

se jetta 'n'coppa a seggia e se venteia, 

lle manca 'u ciate e pensa a chissà che.


Ll'èpassa annanzi 'a vita soja vissuta,

doppo tant'anni nun sa ancora 'u ppecchè

da guerra e 'a famme ch'hanno patuto,

 e 'i chillu figlio che n'è chiù turnato, 

povera vicchiarella disperata.


Passa a jurnata soja cu stu dulore

chiena 'i malincunia e ...n'fosa 'i sudore.


Nota:

"pecundrìa" significa voglia di non far niente


Nelle foto: Isola di Ponza, scirocco alla Parata, estate 2015











domenica 21 aprile 2024

Un vecchio modo di dire ponzese

 Passe sèmpe pe ncòppe i cannucce

(passa sempre al di sopra delle canne)

La pesca al cefalo veniva fatta con due reti, una verticale, per cingerli, l'altra orizzontale tenuta da canne per farla stare distesa sull'acqua per evitare che il cefalo saltasse con facilità l'ostacolo della rete verticale. Quelli che riuscivano ad evitare la rete orizzontale erano pochissimi e superandola dimostravano eccellenza nel salto. 

Con questa espressione si voleva indicare persone furbe, capaci di evitare qualsiasi ostacolo e rimanere sempre illese.

(Tratto dal libro di Ernesto Prudente "A Panje - proverbi di Ponza")

Isola di Ponza nel tempo (Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)





domenica 14 aprile 2024

U casatièlle

 Oggi a Ponza troviamo u casatièlle in ogni periodo dell'anno, basta andare dalla Russiella , ma un tempo bisognava aspettare il periodo pasquale.

U casatièlle ponzese è dolce rispetto a quello napoletano, si fa con uova, farina, zucchero, strutto e criscito (lievito naturale).

Mia madre Elvira impastava una bella quantità di casatièlle in una scafarèje e ricordo ancora la forza che metteva nel mescolare gli ingredienti. Poi divideva l'impasto nei ruoti e li metteva a lievitare nel posto più caldo della casa, magari con qualche coperta sopra.  Appena lievitati noi ragazzine portavamo i ruoti avvolti nei canovacci, una sorta di mappatèlle, giù dal fornaio Temistocle, in via Corridoio e in seguito da D'Atri, giù alla Banchina Di Fazio. Ogni ruoto all'interno del bordo aveva il nome della famiglia che li portava ad infornare.

Quando portavamo a casa i casatièlle il profumo era inebriante, non vedevamo l'ora di assaggiare.




sabato 13 aprile 2024

In cerca di notizie...

 Qualche giorno fa mi ha scritto Marco Scardecchia chiedendo notizie di suo nonno, lo so è un pò difficile perchè è passato troppo tempo ma ci provo.

Suo nonno si chiamava Michele Scardecchia, prima della Seconda Guerra Mondiale lavorava come guardia carceraria tra Gaeta e l'isola di Ponza. 

Nei racconti della nonna pare che Michele abbia fatto da padrino, negli anni '40 / '50, ad un bambino di Ponza.

Ecco la sua foto



martedì 2 aprile 2024

A pelose

 A pelose così viene chiamato in dialetto ponzese un granchio, l'eriphia verrucosa. Questo granchio ha le zampe ricoperte di peli perciò i ponzesi lo chiamano così, vive tra le rocce. 

Si raccolgono di notte con l'aiuto di una torcia ma bisogna stare attenti alle chele. 

Ernesto Prudente racconta che è stato spettatore all'isola di Zannone della rottura di una lumaca di mare da parte di una pelosa. Però dice anche che le pelose, tra tutti i crostacei, danno il sugo  con il più ricco sapore di mare per condire le linguine, 

(Notizie attinte dal libro di Ernesto Prudente " ALFAZETA Voci del dialetto ponziano")



Eriphia Verrucosa - Favollo chiamata dai ponzesi "Pelosa" (Acquerello di Silverio Mazzella)


A pelosa (Immagine reperita in rete)


Isola di Zannone (Foto di Dimitri Scripnic)




domenica 31 marzo 2024

Pasquetta all'isola di Ponza

 Anche all'isola di Ponza è usanza fare la Pasquetta andando in luoghi dal paesaggio mozzafiato come il Monte Guardia, il pianoro dell'Incenso, i Faraglioni...portando "casatielli", pizze rustiche ed altre bontà.

Quando ero piccola andavamo dai nonni materni sopra i Conti, una volta siamo andati con la mia famiglia giù ai Faraglioni alla grotta di zia Carmela.

Una volta, ero molto piccola, abitavamo in una piccola casa sul Corso Pisacane, si mise a piovere a dirotto e mio padre Ciro mise una coperta per terra sul pavimento, così mangiammo il cibo per la nostra Pasquetta. Ci si accontentava di poco. 

Che bei ricordi!!!


Una Pasquetta degli anni '30 sul monte Guardia



I miei nonni materni e paterni, i miei genitori, i miei zii in una Pasquetta credo sul Pagliaro (Dall'album di famiglia)

martedì 26 marzo 2024

Una bella scolaresca

 In questa foto vediamo una bella scolaresca in quinta elementare con la maestra Sofia Rispoli. 

La maestra Sofia aveva il dono di spiegare i concetti talmente bene da inculcarli nella mente dei suoi alunni. Ricordo che faceva anche il doposcuola ai tanti ragazzi di Ponza.

E' stata veramente una brava insegnante.

Suo marito, Silverio Di Lorenzo, era vigile urbano ed era cugino di mio padre Ciro, le loro mamme erano sorelle. 

In questa foto, davanti alla maestra Sofia, c'è il compianto Giuseppe Tricoli, il Barone.



venerdì 8 marzo 2024

Isola di Ponza, giugno 1958

 In questa foto vediamo la processione dell'Immacolata svoltasi il 20 giugno del 1958, in occasione  dell'incoronazione. 

Davanti alla statua dell'Immacolata c'è mia sorella Olimpia Iacono che vestita con l'abito della Prima Comunione ha portato la corona d'oro. Dietro di lei si vede mio padre Ciro, con il vestito scuro,  che insieme ad altri, portano in processione la statua della Madonna..

Siamo all'isola di Ponza, sulla Punta Bianca ed in fila ci sono delle bellissime bambine con i loro candidi abiti della Prima Comunione.



giovedì 29 febbraio 2024

Una bella scolaresca

 In questa foto vediamo una scolaresca con delle alunne insieme alla loro maestra Lola, siamo nel 1958.

La foto è stata scattata nel cortile della scuola elementare in via V. De Luca, sulla Parata, all'isola di Ponza. Dietro si vede l'antico locale di Linda Verde diventato poi il Ristorante Bellavista oggi al suo posto c'è l'Hotel. 

La prima alunna a sinistra è mia sorella Olimpia Iacono, sempre bella...



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