"Quante volte lo abbiamo sentito, quante volte lo abbiamo pronunciato.
E' un modo di dire per una difficile interpretazione.
In genere vuol significare la spiacevole situazione del cadere dalla padella nella brace; di chi per scansare un fatto ritenuto dannoso incorre in uno più grave come colui che tentando di scapolare ad un evento sfavorevole incappa in uno ancora peggiore.
Il detto trae origine dal frasario dei giocatori di carte che ha dato origine a tante espressioni caratteristiche come: Si na carte canusciute; T'adda fà nu lisce è busse; E' pigliàte asse pe figure; E' fatte asse pigliatutte; Si canusciute comm'a sètte i denare."
(Tratto dal libro di Ernesto Prudente "Scorribande")
Ponza di tanti anni fa
Ponzesi intenti a giocare a carte
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Carte da gioco napoletane
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