domenica 29 maggio 2022

I mufloni dell'isola di Zannone

 Intorno agli anni '20 del Novecento furono introdotti alcune coppie di mufloni, i"mafrùne" in dialetto ponzese, a Zannone, piccola isola dell'arcipelago Ponziano.

Provenivano dalla Sardegna e furono introdotti a scopo venatorio. L'isola di Zannone per molti anni è stata riserva di caccia per un gruppo di industriali. 

Oggi di mufloni sono rimasti pochi esemplari.



L'isola di Zannone



Muflone a Zannone (Immagine reperita in rete)


Mufloni a Zannone (Foto di A.Camboni, R. Isotti)



Mufloni a Zannone (Foto tratte dalla pagina Facebook di "Circeo: l'incanto della maga Circe, figlia del Sole")


venerdì 27 maggio 2022

Una foto...un ricordo

 Isola di Ponza, la Banchina nuova. 

La bambina piccola sono io con la mia mamma, mia sorella Olimpia e mio fratello Peppino

Com'eravamo...

(Dall'album di famiglia)



mercoledì 25 maggio 2022

Le bellissime Cisterne Romane dell'isola di Ponza

 Giunge da Ponza la notizia che presto riapriranno le Cisterne della Dragonara e del Corridoio, lo spero vivamente. Sono solo una piccola parte del notevole  patrimonio archeologico dell'isola che abbiamo potuto ammirare, che sono state recuperate con fatica e soldi della comunità.

Ho visto brillare gli occhi dei visitatori davanti a tanta bellezza, ammirare la bravura dei Romani nel realizzare queste imponenti opere d'ingegneria idraulica.
A Ponza ce ne sono altre...
Oltre alle Cisterne della Dragonara e del Corridoio si stava cercando di recuperare quella più grande in via Parata, una vera cattedrale, da paragonarla in quanto a imponenza e bellezza al Cisternone di Formia.
Nel febbraio del 2017 era stato avviato per il recupero di questa Cisterna la pratica per l'Art Bonus visti i costi elevati, circa duecentomila euro. Era stata pubblicata sul sito del Comune di Ponza, ma poi è sparita.
Più di quarant'anni fa riuscimmo a far venire a Ponza la Soprintendenza ai Beni Archeologici proprio per gli abusi nella Cisterna di via Parata, ma poi tutto finì nel nulla.
Amo troppo la mia isola e vederla maltrattata fa male.
Credo che ogni euro ricavato, se dovessero essere riaperte le Cisterne, debba essere reinvestito nella manutenzione e nel recupero di altri siti archeologici di cui Ponza è ricca.
Questo è il mio pensiero...
Ci vuole passione affinchè l'isola mostri il suo lato migliore come anche i tesori nascosti che molti non conoscono. Recuperare il patrimonio archeologico dell'isola darebbe un'impronta culturale e con un'adeguata pubblicità a livello nazionale si potrebbero avere dei flussi turistici anche fuori stagione.

Nota:
L'Art Bonus, legge n.106 del 29.07.2014, è stato introdotto come credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura. Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito d'imposta.









Cisterna della Dragonara



L'entrata della Cisterna del Corridoio in via Comandante



Il pozzo da cui si attingeva l'acqua della Cisterna del Corridoio



La Cisterna del Corridoio
(Foto di Marianna Licari)



L'Art Bonus per il recupero della Cisterna di via Parata

domenica 22 maggio 2022

La colonia estiva

 La colonia estiva venne creata nel 1949 a Le Forna, nell'isola di Ponza, da don Gennaro Sandolo sacerdote isolano per cercare di educare i ragazzi ed evitare di farli imbarcare sulle barche da pesca in così giovane età.

Dopo la guerra don Gennaro cercò di aiutare i ragazzi che avevano vissuto un periodo di grande sofferenza, con poco cibo a disposizione, quindi con problemi di malnutrizione.

Ma anche a Ponza centro c'era la colonia estiva.



Colonia estiva 1949


Altra foto della colonia estiva 1951


Colonia estiva a Giancos



venerdì 20 maggio 2022

Nascere a Ponza tanto tempo fa...

 Oggi non si nasce più a Ponza e le donne, al momento del parto, si trasferiscono sul continente per far nascere i loro bambini in ospedale, con l’assistenza dovuta.

Tanto tempo fa, i bambini nascevano nelle loro case e le donne venivano aiutate dalle ostetriche locali, le mammane.
Io sono nata in una piccola casa sul corso Pisacane e mia madre aveva già due bambini ma con me ebbe dei problemi. Ci fu bisogno, urgentemente, di un medico e venne chiamato il dottor Martinelli che, per fortuna, non abitava lontano riuscendo così a salvare la vita alla mia mamma.
Mio padre, ogni tanto, per prendermi in giro mi diceva, che già alla mia nascita, aveva dovuto pagare trentamila lire, tanto si prese il dottore per il suo intervento.
Per quei tempi era una bella cifra!
Quante mamme di Ponza sono morte per un  parto difficoltoso ma anche tanti bambini non sono riusciti a sopravvivere.
I tempi erano difficili…ora  sono rose e fiori.
Siamo rimasti in pochi ad essere nati a Ponza, d'altra parte è giusto che una donna possa partorire in tutta sicurezza in ospedale.
Ricordo ancora Maria  quando raccontava la nascita del suo primo figlio.
Era il 18 luglio 1950 ed erano ventiquattro ore che lei era in travaglio, era ormai sfinita, mancava anche di lucidità. Il bambino era troppo grande per lei che aveva un fisico minuto e l’ostetrica chiese l’aiuto di un medico.
Il dottor Sandolo abitava a Le Forna, quindi dalla parte opposta dell’isola e non c’erano automobili per andarlo a prendere, l’unico mezzo era la barca.
Il fratello di Maria, Carlo, s’imbarcò sulla piccola imbarcazione, a remi, di “Cuncetta a tiramola” ed arrivò a Cala Inferno. Salì di corsa tutti quei scalini e andò a chiamare il dottore.
Fortunatamente trovarono un camion della SAMIP ( la miniera ) così giunsero più velocemente al porto e far nascere il bambino.
Finalmente nacque Salvatore che pesava ben K.G .4,500 un bel bambino con gli occhi chiari.
Tutto è bene quel che finisce bene…


Io in braccio a mia sorella Olimpia accanto mio fratello Peppino


In quel palazzo con gli archi sono nata io


La scala che porta alla casa in cui sono nata

domenica 15 maggio 2022

La Parata, che meraviglia!!!

 Nel mese di maggio l'isola di Ponza è uno splendore e la Parata è unica, il mio luogo del cuore.

Qualche foto di oggi che mi ha inviato mia sorella Anna Maria







15 maggio 2022

sabato 14 maggio 2022

Buon compleanno mamma!!!

 Oggi la mia mamma Elvira ha festeggiato il compleanno.

Ecco qualche foto che mi ha inviato mia sorella Anna Maria


La mia mamma Elvira


Mamma Elvira con mio fratello e le mie sorelle

giovedì 12 maggio 2022

Una bella edicola votiva

 All'isola di Ponza nella stradina dietro la chiesa c'è una bella edicola votiva dedicata a Santa Domitilla. Credo sia l'unica dedicata a questa Santa a cui, insieme a San Silverio, è dedicata la Chiesa del porto.

Ecco le foto che ho scattato nell'estate 2015



L'edicola votiva dedicata a Santa Domitilla



In questa stradina, sul muro di un'abitazione, c'è l'edicola votiva






mercoledì 11 maggio 2022

Scerocche e levante...

 Scerocche e levante: Farcunzière sòne e Filumène cante

(Scirocco e levante: Falconiare suona e Filomena canta)

Scirocco e levante è la traversia del porto di Ponza per cui i pescatori non hanno alcuna possibilità di uscire per andare a pescare. Quando non si pesca si sta in casa per trascorrere, lui con la fisarmonica e lei con il canto, ore allegre e liete

(Dal libro di Ernesto Prudente " A Pànje - i proverbi di Ponza-)






L'isola di Ponza 

(Foto di Annalisa Sogliuzzo, maggio 2022)

domenica 8 maggio 2022

La Madonna del Buon Viaggio

 In un gruppo Facebook mi sono imbattuta nell'immagine di un bellissimo dipinto realizzato verso la metà dell'Ottocento che raffigura la Madonna del Buon Viaggio. Si trova in una chiesa a Rio Marina all'isola d'Elba.

La Madonna con il Bambino ha nella mano destra un bastimento e sotto c'è l'abitato di Rio Marina, la spiaggia con barche in costruzione,un brigantino, una tartana. E' una testimonianza della vita marinara, i naviganti chiedevano protezione alla Madonna..

Ha delle analogie con il dipinto della Madonna della Salvazione conservato a Ischia Ponte. Nel dipinto, in basso, si legge la parola PONZA.  Ai piedi della Madonna è rappresentato il litorale con il Circeo e sotto Ponza, Ischia. Su Ponza si vede una chiesa ed una torre. Le barche nel mare in tempesta.

Il culto della Madonna è molto radicato anche nella nostra isola e, un tempo, nella chiesa del cimitero di Ponza c'era un'antica statua della Madonna della Salvazione che ha delle similitudini.


Il dipinto della Madonna del Buon Viaggio a Rio Marina, isola d'Elba


Madonna della Salvazione a Ischia Ponte 
Nel dipinto, in basso, si legge la parola PONZA. Ai piedi della Madonna è rappresentato il litorale con il Circeo e sotto Ponza, Ischia. Su Ponza si vede una chiesa ed una torre. Le barche nel mare in tempesta.


L'antica statua della Madonna della Salvazione all'isola di Ponza con il Bambinello e la barchetta in mano. Credo sia del '600. La foto è del 2013.

 

venerdì 6 maggio 2022

La festa della mamma

 Anticamente questa festa era legata al culto di divinità della fertilità dai popoli politeisti e veniva celebrata nel periodo di passaggio della natura dall'inverno all'estate.

In Inghilterra nel diciassettesimo secolo cominciò l'usanza di festeggiare il Mothering Sunday con rose rosse da regalare alle mamme.
Nel primo Novecento arrivò negli Stati Uniti grazie ad Anna M. Jarvis che dopo la morte di sua madre, a cui era particolarmente legata, inviò lettere al Congresso per fare istituire una Festa Nazionale dedicata alle mamme. Nel 1914 il presidente W.Wilson istituì il Mother's Day.
Anna Jarvis propose come simbolo della festa il garofano, fiore preferito da sua madre, rosso per le mamme in vita, bianco per quelle scomparse.
In Italia la mamma fu festeggiata per la prima volta nel 1957 da don Otello Mignosi, nel piccolo borgo di Tordibetto, vicino Assisi. Ogni anno si festeggia la seconda domenica di maggio.
I simboli scelti, di colore rosso, sono il cuore e la rosa, fiore che rappresenta l'amore, la bellezza e l'affetto materno.
Un ricordo personale della festa della mamma che mi riporta all'infanzia...
Eravamo verso la fine degli anni Sessanta, si cominciava a festeggiare questa ricorrenza anche a Ponza ed io volevo fare un regalo alla mia mamma. Avevo adocchiato nella vetrina dell'Emporio Musella un qualcosa che, credevo, potesse piacere a mia madre. Quando mi resi conto che anche un'altra bambina lo aveva puntato per fare il regalo a sua madre corsi subito a comprarlo.
Mica mi potevo far soffiare il regalo, era un pezzo unico.
Questa cosa mi è rimasta impressa nella mente...

Una bella poesia dedicata alla mamma:


La madre

La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, 
il nostro capo fra le sue ginocchia
la nostra anima nel suo cuore:
ci dà il suo latte quando siamo piccini,
il suo pane quando siamo grandi
e la sua vita sempre.

Victor Hugo

AUGURI A TUTTE LE MAMME!!!


La rosa simbolo  dell'affetto materno


Io piccola di pochi mesi in braccio alla mia mamma Elvira, poi mio padre Ciro e mia sorella Olimpia


Le opere d'arte che celebrano la maternità: "Mamma e bambino"  di Gustav Klimt

mercoledì 4 maggio 2022

San Silverio nel Monferrato

 Qualche giorno fa durante le mie ricerche mi sono imbattuta in  una cappella votiva dedicata a San Silverio nel Monferrato precisamente nel paese di Grana in provincia di Asti.

Un tempo in questa zona c'era una Cappella Campestre ma dal 1689 esiste solo un pilone votivo che indica il luogo in cui venivano sepolti gli appestati. 

San Silverio papa è tra i protettori di Grana  insieme a San Vito e San Marcellino ed è raffigurato in un affresco anche nella chiesa Parrocchiale. 

Il pilone è stato arricchito nel 1980 da un affresco che raffigura San Silverio realizzato dal pittore P.Vanesio Ottiglio grazie ad una donazione di Carlo Garrone che aveva dei vigneti lì vicino. Nel 2019 è stata ridipinta. 

Sarebbe interessante saperne di più...

(Notizie e foto attinte in rete)










L'affresco che raffigura San Silverio

domenica 1 maggio 2022

Un grande spavento!!!

 Questo episodio è accaduto nel giugno del 1875 mentre il sacerdote don Silverio Izzo celebrava la messa del mattino nella chiesa di Ponza porto. 

Il cielo dell'isola di Ponza era coperto da grossi nuvoloni neri che facevano presagire un violento temporale e intanto cominciò a diluviare. 

Don Luigi Coppa racconta questo episodio nel libro "Vita di San Silverio Papa e Martire" del 1921.

Ecco le sue parole:

"Tutto ad un tratto ecco che un fulmine penetrando per la porta della chiesa entra con gran fragore. Incredibile a dire!!! Girò quasi tutto il colonnato e fracassò perfino il vetro che copriva la nicchia e la statua della Madonna. Non è a dire lo spavento della gente! Nell'altare maggiore eravi esposta la statua di San Silverio con molti ceri accesi intorno. All'avvenimento ed al fragore del fulmine ognuno si rivolse al Santo e le voci comuni furono: San Silverio aiutaci! Ah! Il Santo invocato con fede nel pericolo permise che neppure uno solo fosse offeso dal fulmine il quale senza danno arrecare se ne uscì per uno dei finestroni della chiesa."


La chiesa di Ponza com'era


La statua di San Silverio con i ceri


Temporale sull'isola di Ponza in lontananza Palmarola
(Foto di Rossano Di Loreto)



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