lunedì 18 marzo 2024

La festa di San Giuseppe

 Il culto verso San Giuseppe è molto sentito all'isola di Ponza, soprattutto nella zona dei Conti e di Santa Maria dove c'è una graziosa chiesa dedicata a Lui. 

Nell'Ottocento gli abitanti di questa zona hanno lottato per avere questa chiesa poichè era difficoltoso andare a Messa nella zona del Porto. Non si poteva utilizzare ancora la galleria e quindi bisognare salire e scendere per Giancos. 

Oggi le famiglie di queste zone, per la festa, hanno addobbato le strade, le case, e spuntano bellissime statuette di San Giuseppe.

Domani è la festa del papà, auguri a tutti anche al mio che non c'è più.

Qualche foto della processione del 2019 di Giovanni Pacifico.








domenica 17 marzo 2024

Un'antica espressione ponzese

 Acquasante e nciènze

(acquasanta e incenso)

Era l'espressione dei vecchi quando succedeva qualcosa di anormale.

L'acquasanta e l'incenso servivano ad allontanare il malocchio.

(Dal libro di Ernesto Prudente "A Pànje - i proverbi di Ponza-)

Mi sembra ancora di sentire la voce di mia madre Elvira quando usava questa espressione.

Un pò di foto dell'isola di Ponza di tanto tempo fa (Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)







venerdì 15 marzo 2024

La Cisterna del Bagno o di via Parata

 La Cisterna del Bagno chiamata anche di via Parata, all'isola di Ponza, è stata descritta anche da Ettore Settanni nel libro " Isole del Mito. PONZA e VENTOTENE" pubblicato nel 1960.

Ecco cosa scrive:

"Davvero imponente è un'altra cisterna, chiamata Il Bagno, con quattro ampie navate e tredici pilastri, in prossimità del porto, ai piedi della collina dei Conti. Essa doveva alimentare la flotta romana di stanza o di passaggio. 

La sua grandiosità dà la misura dell'importanza attribuita alla base di Ponza; difatti la piscina del Bagno è seconda solo alla Piscina Mirabilis di Bacoli, ritenuta un capolavoro dell'ingegneria romana, che riforniva la squadra romana che aveva base a Miseno. Quanto al nome, Il Bagno, esso è dovuto al fatto che i Borboni vi alloggiarono i forzati, qui fatti affluire per i lavori di colonizzazione dell'isola."

Nota:

La collina dei Conti, di cui scrive Settanni, dovrebbe essere la zona bassa degli Scotti dove c'era il nucleo abitativo della numerosa famiglia Conte.

Altra nota:

Probabilmente non era stato ancora recuperato il Cisternone di Formia che è più grande della Cisterna del Bagno o di via Parata


Dietro questo palazzo rosa è ubicata la cisterna del Bagno o di via Parata


La Piantina della cisterna. 
In giallo i pozzi di luce e di presa d'acqua; in marrone le strutture moderne, elevate per ricavare vani abitabili a ridosso della cisterna; in verde le murature antiche di rinforzo, messe in opera in periodi differenti. (Dal libro "Le isole Pontine attraverso i tempi")




Particolari della cisterna. 
(Le foto sono tratte dal libro "Le isole Pontine attraverso i tempi")

mercoledì 13 marzo 2024

Il Bagno di Ponzio Pilato vivaio di aragoste

 Questo racconto è tratto dal libro di Giulio Vitiello "PONZA brevis insula...brevis historia"

"Nel primo decennio di questo secolo le aragoste raggiunsero cifre rilevanti in rapporto alla richiesta. Gli acquirenti le rifiutavano oppure offrivano prezzi irrisori. 

Per ovviare allo squilibrio tra produzione e consumo, oltre ai mezzi in uso per la conservazione (nassoni, vivaio in legno) si pensò di utilizzare con l'interessamento e l'appoggio di Gaetano Vitiello, nella sua  qualità di reggente la capitaneria di porto il bagno di Ponzio Pilato.

Fu costituita una specie di cooperativa fra i pescatori: il crostaceo immesso nella grande vasca diventava di proprietà comune, il ricavato della vendita veniva diviso in proporzione delle aragoste depositate, la moria addebitata proporzionalmente alla quantità depositata e così le spese di custodia ed altro. 

Ottenuta l'autorizzazione dalle autorità competenti, senza nulla modificare o adattare ai nuovi bisogni e dopo aver sistemato una grata al foro che immette l'acqua nella vasca, alcuni quintali di aragoste furono messe nel...bagno.

Accertato che il crostaceo non subiva danni si decise di sfruttare la piscina fino a saturazione.

Le cose andavano bene, tanto più che la verifica della moria poteva essere effettuata da unica persona il che si tramutava in economia, quando una mareggiata di scirocco e levante di forte intensità, nottetempo, asportò la grata dall'imbocco del bagno e le aragoste, avuta la libertà, ne approfittarono. 

La perdita fu rilevante e per parecchio tempo se ne risentirono i gravi effetti anche se una certa quantità ne fu recuperata nelle vicinanze dello Scoglio Rosso. 

Il soprintendente ai monumenti e alle antichità non permise ritocchi al foro d'ingresso dell'acqua e gli aragostai,  scottati, abbandonarono Ponzio Pilato ritornando ai vecchi sistemi di conservazione."


Nota:

Il primo decennio è del 1900


Le Grotte di Pilato (Estate 2015)


Dentro le Grotte di Pilato, si vede bene la vasca


In bianco e nero



Una mareggiata (Foto di Rossano Di Loreto)


Aragoste (Foto di Rossano Di Loreto, maggio 2015)


Lo Scoglio Rosso, davanti alle Grotte di Pilato (Estate 2021)

domenica 10 marzo 2024

Zio Silverio

 Silverio Iacono era il fratello di mio padre Ciro ed era nato nel luglio 1922 a Ponza. 

Navigò per i mari di tutto il mondo fino a quando si stabilì ad Arbatax, in Sardegna dove si sposò con la  compagna della sua vita, Maria Demurtas.

Un amore allietato dalla nascita di tre figli, Anna, Ciro e Veronica. 

Verso la metà degli anni '70 acquistò per primo delle imbarcazioni da impiegare per il trasporto di passeggeri lungo la bellissima costa dell'Ogliastra.

Purtroppo zio Silverio è mancato nel marzo del 2004, vent'anni fa.

E' importante ricordare...


Silverio Iacono  (11 luglio 1922 / 12 marzo 2004)


Zio Silverio da giovane all'isola di Ponza



In questa foto zio Silverio non ha ancora 17 anni ed è per uso marittimo con la firma del Commissario Prefettizio 

(Dall'album di famiglia)
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