Tra quei morti c'era anche Mario Magri sposato ad una ponzese, Rita Parisi.
Mario conobbe Rita a Ponza, nell'isola in cui fu confinato in quanto antifascista.
Così scrive Silverio Corvisieri nel libro Zi' Baldone:
"Il 26 gennaio 1944 Rita invano attese il ritorno a casa del suo Mario che era stato arrestato insieme a Placido Martini in un ristorante vicino al Pantheon. Cominciò allora la stagione più tragica della sfortunata coppia.
Gli scherani fascisti consegnarono Magri ai torturatori nazisti che si accanirono con la consueta ferocia su di lui e i suoi compagni.
Dopo alcuni giorni Rita venne a sapere che i tedeschi avevano scoperto la vera identità di suo marito e quindi non esitò, nonostante i consigli in senso contrario dei suoi amici, a presentarsi al portone del carcere di via Tasso per consegnare la biancheria nuova e ritirare la sporca.
Si può immaginare con quanto dolore si avvide che gli indumenti di Mario erano intrisi di sangue e che in mezzo ad essi si trovavano gli occhiali con le lenti spaccate.
Il 24 marzo 1944 Rita Parisi si recò in via Tasso per il settimanale cambio di biancheria ma quel giorno il pacco non fu accettato; le dissero di ripassare il giorno successivo. I nazisti stavano organizzando, in quelle ore, la strage delle Fosse Ardeatine dove uccisero 335 italiani per vendicarsi dei 32 militari tedeschi, morti il giorno prima in via Rasella.
Tornata l'indomani in via Tasso, Rita e le numerose altre donne che erano con lei si sentirono tutte dire la stessa frase agghiacciante:"non ci risulta più quindi non possiamo accettare la biancheria".
Le donne notarono che "molti ufficiali delle SS si scambiavano strette di mano mentre la radio suonava a tono altissimo. Erano contente le jene insieme ai loro degni compagni fascisti.
La comunicazione ufficiale dell'uccisione di Mario le giunse quasi un mese più tardi: "Mario Magri è morto il 24 marzo 1944. Gli oggetti di uso personale rimasti possono essere rilevati presso questo ufficio della Deutschen Sichereitspolizei (polizia di sicurezza) in via Tasso 15".
L'amore fatale di Rita per Mario non fu troncato dalla macelleria nazista.
La donna, vissuta fino al 1996, non volle mai più sposarsi o avere un compagno. Poco prima di morire confessò che ogni giorno pensava a lui."
Alle Fosse Ardeatine furono trucidati anche Silvio Campanile, marito della ponzese Maria Bosso, Placido Martini,confinato e Francesco Savelli, l'ingegnere che scoprì la bentonite a Ponza.
Rita Parisi con il marito Mario Magri ucciso alle Fosse Ardeatine
Le Fosse Ardeatine
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