La barchetta che porta San Silverio in processione, fino a quando era in vita mio padre Ciro Iacono, la mattina del 20 giugno veniva presa dal magazzino in cui era stata costruita e portata in chiesa per il rito dei garofani.
Mio padre, costruttore della barchetta, ogni anno la rimetteva in ordine, vedeva se aveva bisogno di una mano di pittura. Ci teneva tanto.
Ogni anno, la mattina del 20 giugno, molti giovani, insieme ai veterani, posizionano i garofani rossi nella barchetta con tanto amore. Ogni volta si cerca di invitare almeno una persona nuova, che non ha mai partecipato, che possa contribuire a portare avanti questo rito.
Quest'anno la barchetta è stata riempita di garofani rossi la sera precedente, il 19 giugno, facendo venir meno a un'antica tradizione.
L'aver anticipato questo rito ha impedito a persone giovani e non di parteciparvi come hanno sempre fatto, con devozione, fin da bambini, in nome dei loro antenati. Alcuni di loro giungono da sempre sull'isola la sera del 19. Questo cambiamento senza alcun preavviso ha impedito loro di organizzarsi per tempo. C'è molta amarezza tra loro.
Perché è successo questo?
Di questo passo verranno stravolte le tradizioni che ci hanno insegnato i nostri padri, i nostri nonni. Siamo arrivati a questo?
E se fra qualche anno qualcuno decide di fare la processione di San Silverio il 19 sera invece che il 20 giugno? Per comodità, perché fa troppo caldo.
Cosa accadrebbe alla nostra festa, alle nostre tradizioni e alla nostra isola?
Ma che fa... in fondo è solo una statua.
Per noi è molto di più, è la nostra storia... senza storia un popolo muore.
Una bella tradizione che DEVE essere preservata. Inoltre, i garofani si sono sempre posizionati al mattino affinché non appassiscano subito.
Cerchiamo di non perdere le nostre tradizioni... non lo dobbiamo permettere.
Foto di Rossano Di Loreto, 20 giugno 2018
Giugno 2023
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