<<….È
dai tempi più antichi che l’attività delle costruzioni delle navi è
stata considerata al tempo stesso arte e scienza; dal progetto del
costruttore fino agli studi pratici dei maestri d’ascia che coltivano
l’arte della tecnologia tutto è preordinato. Non esiste una disciplina
provvista di basi così sicure ed invariabili, e al tempo stesso, non c’è
mai stata una nave uguale all’altra. I maestri d’ascia, in quanto
artigiani, si occupano sia del progetto che della realizzazione del
manufatto. Aiutati dalle antiche esperienze e seguendo la tradizione e
l’istinto, costruiscono i loro scafi con risultati tuttora apprezzati
dal moderno costruttore navale. Nei cantieri artigianali il gozzo viene
costruito “a occhio”, con il solo aiuto dell’esperienza e della pratica
acquisita attraverso le generazioni. Il modello cresce nelle mani e
nella testa dell’esecutore come se fosse una scultura, ricavando da un
blocco di legno la forma desiderata. Ogni famiglia di costruttori
predilige sostanzialmente una tipologia di forme bene definita
ritenendola più adatta e inizia la vera e propria costruzione della
barca.
…>>.
Tratto dal libro di Paolo Iannuccelli “Ponzamare”, Ed. Associazione Culturale Pontina, 2006
Nella foto a lato, il mastro d’ascia Ciro Iacono al lavoro.
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