Un’isola senza vento è come un cielo senza stelle.
Il
vento, quando soffia leggero, sembra stia giocando con le onde del mare
e porta nelle narici il salubre odore della salsedine. Quella leggera
brezza accarezza le ginestre in fiore, trasportando il loro profumo
nell’aria circostante.
Il vento, quando è forte, si sente urlare rabbioso per i vicoli, i tunnel, le scalinate…
A
volte per passare nel grottone di Pascarella e giungere velocemente in
piazza, ti sembra di cozzare contro un muro tanta è la sua forza in quel
tratto.
Di
conseguenza si scatenano violente mareggiate in alcuni tratti
dell’isola, a seconda del quadrante del vento a cui sono esposti.
Nella
costa orientale prevalgono il Levante e lo Scirocco, che sono un po’
l’incubo dei diportisti che affollano i pontili nella zona del porto.
Mentre
nel versante occidentale, da Chiaia di Luna a Le Forna, prevalgono il
Ponente e il Maestrale che a volte sono veramente furiosi.
Il
forte vento può dal luogo anche a delle frane e facendo il giro
dell’isola se ne vedono parecchie. Nel mese di luglio, durante una
furiosa tempesta, c’è stata una grossa frana a Cala dell’Acqua che per
fortuna non ha creato danni alle persone. Sembra che in questi giorni
siano iniziati i lavori di recupero di quel tratto di costa e speriamo
che la prossima estate sia agibile ai bagnanti.
Nei
millenni il vento ha lavorato con la sua forza le rocce, che sembrano
sculture levigate da un artista. Facendo il giro intorno a Ponza o
Palmarola si vedono tante rocce che assumono le figure più svariate.
Sull’isola il cielo è per la maggior parte dell’anno sereno grazie al vento che spazza via le nuvole.
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