U sfumànte così viene chiamato in dialetto ponzese lo spumante che è una vera delizia., una tradizione della nostra isola.
Ricordo che nei giorni di festa zia Carmela apriva la bottiglia di sfumànte i còppe i Cuonte e volavano schizzi dappertutto, persino sulle pareti. Quante risate!!
Questo il racconto di Emiliano Mazzella titolare del Ristorante Monte Guardia di Ponza che mi ha inviato anche le foto:
"Appena pigiata l'uva, il mosto (che è ancora succo d'uva) viene subito filtrato (ora si usano filtri di carta ma un tempo con teli di lino "scappucci" ) e tolte tutte le impurità. Questo si fa ogni 15 giorni per tre volte (si spezza in questo modo la fermentazione). Trucchi del mestiere! Alla terza volta si imbottiglia così la fermentazione la finisce in bottiglia e fa effetto gassosa. Ho ripreso di nuovo le bottiglie vecchie perchè molti clienti si divertono tanto quando le apro, fa effetto birra alla spina."
La vendemmia per lo sfumànte quest'anno Emiliano l'ha fatta il 14 agosto giù alla Montagna (Parata degli Scotti) perchè l'uva è maturata precocemente, ed era molto dolce.
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