venerdì 7 ottobre 2022

Il Semaforo di Ponza nei ricordi di una bambina

 La bambina in questione è Rina Caporaso che ha vissuto nel Semaforo, sul monte Guardia, dal 1954 al 1958. 

Il Semaforo, una costruzione della Marina Militare in uso per le segnalazioni luminose e telegrafiche, era la sua abitazione. 

Suo padre Nino è stato Comandante negli ultimi anni di vita del Semaforo, prima dell'abbandono.

A scuola Rina veniva chiamata la figlia del Capo del Semaforo. In quegli anni andava a scuola a Ponza e quando ritornava a casa il padre seguiva il suo percorso con un cannocchiale. L' asinello di Ciccio, figlio della signora Giovannina,  portava ogni giorno la spesa che avevano ordinato e le sigarette nazionali senza filtro per il papà. Nel febbraio del 1958 Capo Caporaso venne trasferito a Roma, al Ministero.  Rina con la mamma e la sorella Ornella, fino al termine  dell'anno scolastico, furono ospitate a Ponza dalla signora Giovannina.

Rina conserva dei bellissimi ricordi e mi ha inviato delle foto di quegli anni.

Eccole:



La mamma di Rina, Anna,  sull'asinello


Delle valigie sull'asinello



Una vendemmia ponzese. Il signore con la camicia a quadri è Silvestro Amoruso che lavorava nell'Aeronautica





Dal Semaforo





La mamma con le figlie Rina e Ornella


Capo Caporaso 


Un corteo nuziale che si avvia in chiesa. La sposa è ponzese, si chiama Rosa e sposerà il vice Comandante del Semaforo, Giuseppe Taliercio originario di Ventotene. Abiteranno anche loro al Semaforo.


Rina con sua sorella






(Per gentile concessione di Rina Caporaso)

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