mercoledì 2 marzo 2022

La Quaresima ponzese

 Durante la Quaresima, un tempo, si usava appendere alla porta una bambolina.

Di questa tradizione ne ho sentito parlare...ma io non la ricordo, credo sia ormai scomparsa ed è un vero peccato.
C'era anche una filastrocca che faceva così:
 " Na quareseme secca secche,
 se mangiaie na fechesecche,
 e decette dammene une 
se pegliaie nu cauce 'ngule. 
E decette dammene nate, 
ce menaie na scuppettate"
Maria Conte, la mia amica che abita a Padova, cultrice delle tradizioni ponzesi, così racconta la Quaresima ponzese:
La bambolina rappresenta una vecchietta con i capelli bianchi, che sta filando la lana, segno del tempo che scorre.
Sul capo, infilzate in una comune patata, si mettono 7 penne di gallina ovvero 6 nere ed 1 bianca.
Le 6 nere rappresentano le 4 Domeniche di Quaresima (I-II-III-IV), poi quella che si chiama Domenica di Passione ed infine Domenica delle Palme. Quella bianca significa la Pasqua di Resurrezione.
La vecchietta, la si poneva sotto l'arco della porta, esposta al bel tempo ed al brutto.
Ogni domenica, i piccoli di casa, a Ponza, un tempo, guardavano con ansia l'avvicinarsi della Pasqua con tutte le sue bellissime e suggestive funzioni religiose,..con il casatiello e facevano a gara a chi dovesse togliere la penna alla vecchietta.
Maria nella sua casa di Padova, insieme alla cugina Rosanna, ancora usano appendere la bambolina della Quaresima...è un pò come stare a Ponza...come ritornare bambini...


La bambolina della Quaresima che mi ha inviato oggi Maria Conte da Padova.

2 commenti:

  1. Un paese senza tradizioni è un paese senza storia. Onore al merito, alle amiche e agli amici isolani, che, con me, le salvaguardano e le tramandano.

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    1. Bisogna continuare a ricordare altrimenti si perde tutto il nostro patrimonio culturale

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