Il guardiano del faro detto anche fanalista è un mestiere in via d'estinzione. Ormai tutto è automatizzato e questa mitica figura sta scomparendo. Eppure sono tante le storie in cui si racconta che proprio grazie a queste figure ci sono stati salvataggi in mare. Grazie ai lampi di luce dei fari il navigante sentiva che c'era un porto sicuro da quelle parti.
Il guardiano del faro è addetto alla manutenzione e al controllo della lanterna.
Un tempo nella casa adiacente il faro abitava il guardiano e la sua famiglia.
All'isola di Ponza c'è il Faro della Guardia sull'omonimo promontorio dove in quella casa hanno vissuto molti fanalisti ed i loro figli hanno ricordi meravigliosi. Purtroppo versa in pessime condizioni ma ha sempre il suo fascino.
Sul promontorio della Madonna torreggia un faro tutto bianco che ha sostituito l'altro più antico intorno agli anni '60. E' stato abitato dai fanalisti fino a pochi anni fa ma ora gli ultimi due, Cristofaro e Silverio, sono andati in pensione e pure qui il nulla.
Molto interessante anche il Faro di Capo Negro all'isola di Zannone la cui casa adiacente per molti anni era il luogo del cuore del dottor Spadazzi, farmacista romano. Qui un tempo c'erano tre fanalisti che facevano turni di quindici giorni ed una settimana di riposo. Due erano sempre presenti nel faro.
Ma affascinante è anche il Lanternino che con la sua luce rossa accoglie di notte le navi nel porto di Ponza.
Il Faro della Guardia, isola di Ponza (Foto di Giancarlo Giupponi)
Faro della Madonna, isola di Ponza (Foto di Dimitri Scripnic)
Il Faro di Capo Negro all'isola di Zannone (Foto di Marco Mazza)
Il Lanternino al porto di Ponza (Estate 2016)
Cristofaro Tagliamonte, uno degli ultimi guardiani di fari all'isola di Ponza (Foto di Marianna Licari)
Vincenzo Ferraiuolo, guardiano del faro a Zannone (Foto tratta dal settimanale Epoca, agosto 1955)
Guido Vitiello, guardiano del faro, che armeggia con il pallone nero, 1955 (Foto tratta da Epoca)
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