In questo momento il cimitero di Ponza è diventato insufficiente...non c'è più posto e bisognerebbe trovare il modo di ampliarlo.
Ma nel Settecento i primi coloni giunti da Ischia dove seppellivano i propri cari?Sono state trovate sepolture in diverse località dell'isola come nei pressi del porto, accanto alla chiesa, in zona Dragonara, a Santa Maria...
Il Tricoli scrive: "Solo nel 1772 venne costruito il camposanto scoverto in dorso del bagno di Pilato, cinto da un muro, con tre profonde fosse, oltre la estensione di suolo per inumarvi, nonchè quello esterno destinato per gl'impenitenti ed appestati. Sulla parte più elevata di quel luogo fu edificato quello coverto, con tre altari dedicati alla Madonna della Salvazione, a S. Lucia, ed alle anime del Purgatorio, mentre delle quattro fosse col dispaccio del 12 maggio 1792 erano classificate, una per i sacerdoti, uffiziali e notabili; la seconda per soldati e condannati; la terza per gli uomini; e l'altra per le donne e ragazzi."
E a Le Forna?
Era previsto un cimitero anche in quella parte dell'isola, accanto alla chiesa dell'Assunta, infatti si autorizzò la sepoltura con un dispaccio del 18 agosto 1801, ed il Re donò una lapide, con un'iscrizione in latino, che fece arrivare da Palermo, che ora si trova nei locali del Museo di Ponza.
Un discorso a parte meritano le Necropoli che sono situate sui Guarini ed al Bagno Vecchio degli Scotti.
Giovanni Maria De Rossi in "Ponza Palmarola Zannone" scrive: "In entrambi i casi ci si trova in presenza di tombe a camera scavate nel banco roccioso, per deposizioni miste (incinerazione ed inumazione). Sia ai Guarini che al Bagno Vecchio i sepolcri si snodano dalla sommità lungo ai fianchi sud e sud-est dell'altura; il loro orientamento è determinato dall'orografia che imponeva lo sfruttamento dei terrazzamenti naturali e degli interposti pianori, senza l'intervento di forzature artificiali."
Il Mattei, nel 1847, così scrive della Necropoli dei Guarini: "Ma sul pendio di Chiaia di Luna non mi aspettava imbattermi nel sepolcreto Ponziano antico. Di esso mi offriva la certezza, oltre all'aspetto, anche la disposizione delle tombe, la frequenza delle medesime sulle pendici del colle, serbata la visuale della propinqua città."
Ecco la lapide che è una testimonianza del cimitero previsto a Le Forna:
Iscrizione marmorea in latino proveniente dall'ex Cimitero delle Forna di Ponza (Deposito Comunale di Ponza).
Il testo dice: "Affinchè coloro che furono creati di polvere e che polvere sono tornati, in attesa della beatitudine e della gloria del Gran Dio, abbiano un seppellimento temporaneo, la beneficenza religiosa di Ferdinando IV P.F.A.Re delle Due Sicilie ha costruito questo cimitero pubblico alle Forna di Ponza. Consulente, Michele San Severino vescovo di Gaeta, nell'anno di rinnovata salute 1807."
(Da "Le isole pontine attraverso i tempi")
Il testo dice: "Affinchè coloro che furono creati di polvere e che polvere sono tornati, in attesa della beatitudine e della gloria del Gran Dio, abbiano un seppellimento temporaneo, la beneficenza religiosa di Ferdinando IV P.F.A.Re delle Due Sicilie ha costruito questo cimitero pubblico alle Forna di Ponza. Consulente, Michele San Severino vescovo di Gaeta, nell'anno di rinnovata salute 1807."
(Da "Le isole pontine attraverso i tempi")
La Necropoli sopra Chiaia di Luna nei disegni del Mattei, 1847
La Necropoli del Bagno Vecchio
(Foto di Rossano Di Loreto, settembre 2016)
La vita dei morti è riposta nel ricordo dei vivi
Marco Tullio Cicerone
Molto interessante il tuo Frammento su Cimitero e necropoli.Brava! Per il problema della mancanza di loculi per dare degna sepoltura ai Defunti, prova tu, con un appello a chi di dovere, a richiamarnel'attenzione : vedo sulle pareti laterali, scendendo dalla chiesetta, lapidi consunte,dalle scritte ormai illeggibili, che denotano abbandono normale delle medesime. Si potrebbe partire da queste, indagare se ci sono ancora familiari, eventuali proprietari e,se libere, procedere per rimetterle in ordine e darne ospitalità ai nuovi..arrivi.Nella ns.isola, ogni problema è un dramma; ma io credo che, con un po' di buona volontà, forse q.che rimedio, anche piccolo, si troverebbe. Ci sono quasi nove mesi,durante i quali Ponza ammaliatrice invita al riposo,al dolce fare niente, ma, voglio sperare.., non alla dimenticanza triste di quanti ci aspettano nel ns.bellissimo Cimiterio. Ciao.Maria
RispondiEliminaGrazie!!!
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