Con il termine Saraceni si era soliti indicare, nell’occidente cristiano, quelle popolazioni arabe , turche , berbere, guerriere musulmane che hanno flagellato per secoli le nostre coste .
Le scorribande dei Saraceni si intensificarono nell’alto medioevo e videro il loro culmine nel 1500 allorquando la debolezza politica del regno di Napoli favorì tali incursioni .
Un sistema a scopo difensivo e di allerta di torri di guardia ed avvistamento fu installato lungo le coste in tutto il regno , si contano edificate in tutto il meridione circa 366 torri tra il IX ed il XVI sec. , dette appunto saracene .
Attraverso segnali luminosi si avvertivano i paesi dell’interno dell’arrivo dei predoni dal mare. In qualche caso le chiese di campagna incominciavano a suonare le campane: “Santa Maria La Piana sona sona la campana so arrivati li turchi abbascio a la marina.” Nicola Borrelli in “Tradizioni Aurunche” ci racconta come dall’antica ed oggi diruta chiesa posta su l’Appia nei pressi di Sessa si avvertisse del pericolo proveniente dal mare.
In queste magnifiche mappe di 500 anni fa il cartografo ed ammiraglio turco ottomano Piri Re’is ci dà una testimonianza del punto di vista saraceno della nostra linea di costa tirrenica !
Un grande opera sulla navigazione , un portolano , che traccia tutta la linea di costa mediterranea e che venne dedicata al sultano di Costantinopoli Suleiman I detto il magnifico !
Un sistema a scopo difensivo e di allerta di torri di guardia ed avvistamento fu installato lungo le coste in tutto il regno , si contano edificate in tutto il meridione circa 366 torri tra il IX ed il XVI sec. , dette appunto saracene .
Attraverso segnali luminosi si avvertivano i paesi dell’interno dell’arrivo dei predoni dal mare. In qualche caso le chiese di campagna incominciavano a suonare le campane: “Santa Maria La Piana sona sona la campana so arrivati li turchi abbascio a la marina.” Nicola Borrelli in “Tradizioni Aurunche” ci racconta come dall’antica ed oggi diruta chiesa posta su l’Appia nei pressi di Sessa si avvertisse del pericolo proveniente dal mare.
In queste magnifiche mappe di 500 anni fa il cartografo ed ammiraglio turco ottomano Piri Re’is ci dà una testimonianza del punto di vista saraceno della nostra linea di costa tirrenica !
Un grande opera sulla navigazione , un portolano , che traccia tutta la linea di costa mediterranea e che venne dedicata al sultano di Costantinopoli Suleiman I detto il magnifico !
Nella prima mappa l'originale del golfo di Gaeta e nella seconda con identificazioni , così per il golfo di Napoli
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri pensieri