In questa primavera capricciosa riscopriamo gli antichi proverbi ponzesi.
Uno recita così:
A magge Cìòmme perdètte a lanze
(A maggio Ciomme perse la barca)
Questo proverbio ci fa ricordare che in qualsiasi stagione, anche nel mese di maggio, possono verificarsi mareggiate tali da creare gravi danni.
La Parata durante una violenta mareggiata
A Cala dell'Acqua le barche vengono sfiorate dalle onde
(Foto di Rossano Di Loreto)
Nota:
Ciòmme è il nome in dialetto ponzese di Girolamo
Sei un portento nella scelta degli argomenti da trattare..Franca. Tutto normale, un tempo. Natura non facit saltus. Ora, tutto è anormale.. a detta degli imbecilli..Mi chiedo: "Ma Dio esiste ancora, per noi? Può fare quel che crede meglio per noi, perché è l'Onnipotente.. o deve preoccuparsi di non scontentarci e fare tutto come vorremmo noi?? Non li so. Sono disorientata..a causa dei miei simili, non del mio Dio..Ciao, Franca. Maria
RispondiEliminaGrazie Maria!!!
EliminaMa chi é questa saputella di nome Maria che crede di sapere tutto e non vive nemmeno a Ponza???? Vive soltanto di nostalgia.......vive in un mondo a parte
RispondiEliminaAnche se non vive a Ponza la conosce meglio di altri
Elimina