Questo frammento mi è stato inviato da Maria Conte, ponzese che vive a Padova, cultrice delle tradizioni ponzesi.
Eccolo.
"Oggi, 14 dicembre, ricorre la festa di Sant'Aniello, Santo dal nome inusitato, ma venerato ed invocato nel Napoletano: a Sorrento c'è una chiesa a Lui dedicata e si possono incontrare tanti Aniello.
Nell'isola, oggi, hanno la meglio i nomi strani, ma, anni addietro, Aniello, era una testimonianza di fede.
Il Santo era venerato ed invocato quale protettore delle gestanti, che, a Lui rivolgevano suppliche perchè il nascituro fosse sano e bello, senza difetti fisici.
La ragione?
Pare che il santo non fosse particolarmente dotato di aspetto leggiadro, anzi, forse, aveva addirittura la gobba. Non so se ciò corrisponda al vero.
Ricordo tuttavia che un tempo, ora molto meno...quando si vedeva una persona poco piacente, si diceva: " Quant'è brutta Sant'Aniello mio"."
Io ricordo anche questa espressione che veniva recitata facendo il segno della Croce: "Sant'Anièlle sequenzia, dritte, triste e belle"
Immagine di Sant'Aniello con la preghiera
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri pensieri