In questi giorni visto che si avvicina l'Immacolata, festa molto sentita a Ponza, cerchiamo di capire un pò da dove è nato il culto così radicato verso la Madonna nella nostra isola.
Quando, nel 1734, giunsero a Ponza i primi coloni ischitani trovarono una situazione molto precaria anche dal punto di vista religioso.
Così scrive Silverio Corvisieri nel libro " All'isola di Ponza": "Nei primi anni il culto religioso aveva come unico punto di riferimento un antico santuario, scavato nella roccia, alla estrema punta del monte La Rotonda; qui per antica tradizione i naviganti e pescatori pregavano davanti a una statua della Vergine, ritenuta capace di grandi miracoli. Non a caso si chiamava Madonna della Salvazione. La cappella era curata dall'eremita Giuseppe Scotti, quello che si arrampicava sulle alture più impervie per cambiare continuamente abitazione."Pacichelli nel 1685, in visita a Ponza così scrive: " Tempietto inciso nel monte nel quale si celebrava la messa, essendo allora in rovina la vecchia chiesa del Salvatore, e presso il quale verosimilmente si concentravano le sepolture."
Questo potrebbe essere il santuario che la Capriola di Ponza, Beritola Caracciolo, verso la fine del 1200, fece scavare nel masso dedicandolo alla nascita della Vergine Maria, a cui era devota. Un tempo veniva chiamato "A' Cappell d'a Madunnell" che, purtroppo, è crollata per una frana. Un'altra chiesetta è stata costruita più in alto, sopra una grotta, e custodiva, un tempo, la statua della Madonna della Salvazione. I naviganti erano soliti accostare la barca sotto la punta della Madonna e togliersi il cappello in segno di saluto alla Vergine chiedendo protezione.
Ma ancor prima c'erano i monaci che avevano nel loro monastero di Santa Maria a Ponza una bel dipinto raffigurante la Madonna che portarono con loro quando scapparono dall'isola, era il 1454. Fondarono un nuovo monastero a Formia che prese il nome di Santa Maria di Ponza.
In anni più recenti monsignor Dies, con la sua opera, ha notevolmente radicato il culto di Maria Immacolata a Ponza.
Per lui e per la comunità ponzese i giorni che precedevano la festa erano ricchi di emozioni, di attesa.
Il popolo di Ponza, devoto all'Immacolata, con una solenne cerimonia, donò una corona d'oro alla Vergine Maria, nel 1958, come segno d'amore.
Don Luigi Dies ha lasciato un segno indelebile con una tradizione che va avanti da più di sessant'anni. Al mattino dell'otto dicembre, quando è ancora buio, una processione di soli uomini, i giuvane d'a Mmaculàte, si snoda per le strade dell'isola cantando Chesta è santa sta jurnata è a Madonna Immacolata, chesta è santa sta jurnata è a Madonna Immacolata.
E' molto toccante!!!
Per lui e per la comunità ponzese i giorni che precedevano la festa erano ricchi di emozioni, di attesa.
Il popolo di Ponza, devoto all'Immacolata, con una solenne cerimonia, donò una corona d'oro alla Vergine Maria, nel 1958, come segno d'amore.
Don Luigi Dies ha lasciato un segno indelebile con una tradizione che va avanti da più di sessant'anni. Al mattino dell'otto dicembre, quando è ancora buio, una processione di soli uomini, i giuvane d'a Mmaculàte, si snoda per le strade dell'isola cantando Chesta è santa sta jurnata è a Madonna Immacolata, chesta è santa sta jurnata è a Madonna Immacolata.
E' molto toccante!!!
Dicembre 2018
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