Ponza ha un patrimonio archeologico notevole che purtroppo versa in pessime condizioni perchè la gente ha sempre cercato di nasconderlo per scopi personali o per ignoranza.
Solo da qualche anno si sta prendendo coscienza di questa potenzialità che la nostra isola possiede con il recupero delle due cisterne romane, ma ce ne sono altre da recuperare.Puntando sull'archeologia si potrebbe allungare la stagione turistica, si potrebbero creare nuovi posti di lavoro.
Oltre alle cisterne a Ponza ci sono delle necropoli, una sui Guarini e l'altra quella del Bagno Vecchio.
Sono tombe ipogee che risalgono al periodo ellenistico ma utilizzate anche agli inizi del Cristianesimo. Queste necropoli sono situate nei fianchi delle colline e le tombe sono state scavate nel banco roccioso ed erano miste sia per incinerazione che inumazione.
Già il Tricoli le cita ed il Mattei le ha visitate nel 1847, possiamo attraverso i suoi disegni vedere com'erano.
(Foto di Rossano Di Loreto)
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