Durante la sua vita il ponzese quando si trova in difficoltà invoca il suo Santo protettore, San Silverio. Sono tante le storie che si tramandano, di grazie ricevute per intercessione di San Silverio.
Dal libro di Monsignor Dies " Da Frosinone a Ponza..." ho tratto questi racconti:
"Gennaro Conte di Giovanni, capitano d'un veliero, venne a raccontarmi, dopo aver chiesto la Messa di ringraziamento a San Silverio, che in un fortunale nell'Adriatico, prima il motore, poi la vela e da ultimo il timone gli erano venuti meno. Tutti s'erano avviliti a bordo e si vedevano destinati a certa morte, quando egli corse a prua e, preso il quadro di S. Silverio, lo legò con una sagola e gettatolo da poppa, disse con fede: "Farai tu da motore, da vela e da timone". Scese la notte paurosa, ma l'indomani, all'alba, erano sani e salvi nel golfo di Squillace e, per giunta, l'immagine del Santo era lì attaccata al vetro.
Un ultimo episodio di questo genere è stato registrato l'anno scorso. Un povero pescatore, certo Silverio Tagliamonte fu Francesco, mi chiese la Santa Messa di ringraziamento che avessi pubblicata la grazia ottenuta da lui. Caduto in acqua durante una tempesta, affondava inesorabilmente, a causa dei pesanti stivali di gomma. Una voce: "San Silverio, salvalo!" Egli stesso aveva invocato S.Silverio con fede. In un attimo si sentì sfilare dai piedi i pesanti gambali e venne a galla, semivivo."
Questi episodi, credo, si siano verificati tra gli anni '40 e '50. Chissà quanti ce ne sono ancora...
L'immagine di San Silverio
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri pensieri