In questi giorni è giunta una notizia bellissima: l'isola di Procida sarà Capitale della Cultura per il 2022.
Sono stati presentati dei progetti validi tanto da meritare questa vittoria su altre città italiane candidate.
Sono veramente contenta!!!
Nella nostra isola di Ponza invece la cultura è un optional, tutto è proiettato verso quei pochi mesi estivi.
Eppure ci sarebbe da raccontare la storia, da recuperare i Beni Archeologici, da valorizzare i nostri tesori che giacciono nell'oblio totale.
In che condizioni sono le Cisterne romane della Dragonara e del Corridoio recuperate qualche anno fa con fatica e quattrini pubblici??? Ho visto brillare gli occhi delle persone davanti a tanta grandezza mentre visitavano le Cisterne romane, importanti opere di ingegneria idraulica romana
Immagino lo scalpello dello schiavo romano seguire le indicazioni dell'ingegnere in che modo perforare la roccia tufacea. Grandi opere di ingegneria idraulica ancora perfette a distanza di duemila anni.
Altre Cisterne attendono...la maestosa Cisterna di via Parata, la Grotta del Serpente...
E che dire delle stupende Necropoli del Bagno Vecchio e dei Guarini. Sarebbe fantastico recuperarle. Ed ancora l'Acquedotto che raccoglieva l'acqua sorgiva della Fontana Tagliamonte (Cala dell'Acqua) a Le Forna per attraversare con dei cunicoli buona parte dell'isola.
E poi avevamo un Mitreo...
Recuperare tutto ciò porterebbe un turismo culturale, un periodo più lungo per poter lavorare.
Ovviamente tutto dovrà essere pianificato, non improvvisato, con un museo che racconti la storia dell'isola. Insomma bisogna creare un UNICUM tra bellezza, mare e cultura.
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