I ponzesi quando si trovano in difficoltà invocano il loro Santo protettore, San Silverio, ovunque si trovino e da sempre.
Don Luigi Coppa , nel 1921, nella "Vita di San Silverio Papa e Martire" racconta questo episodio:
" Il 14 febbraio del 1888 una violenta tempesta si abbattè sull'isola di Ponza. Mai si ricordava un mare così agitato. Due barche incapparono nell'improvvisa mareggiata, non riuscendo a far ritorno in porto si rifugiarono nel ridosso di Le Forna.
I due pescatori, Cristoforo Tagliamonte e Vincenzo Colonna, dovettero faticare non poco per tenere le barche ancorate. anche a ridosso della tempesta il vento era forte e le onde alte non accennava a diminuire mentre la pioggia incessante cadeva in tale quantità da impressionare i più anziani ed esperti pescatori.
I parenti e una parte della popolazione si raccolsero in chiesa per pregare San Silverio.
Dopo molte preghiere e suppliche esposero la statua sotto il colonnato mentre la tempesta infuriava ed ecco che " il Santo invocato da tante voci condusse nell'isola le due barche sane e salve."
Racconti come questo ce ne sono tantissimi...
Una foto antica di San Silverio
Il colonnato della chiesa in cui esposero la statua di San Silverio
Barche sulla spiaggia di Sant'Antonio
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Il mare in tempesta nel porto di Ponza
Mare in tempesta alla Parata
(Foto di Rossano Di Loreto)
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