Molto spesso le nostre isole vengono chiamate Arcipelago Pontino ma non è questa la definizione giusta.
Ernesto Prudente, grande cultore della storia isolana, si arrabbiava molto e spiega bene il perchè della definizione Arcipelago delle isole Ponziane.
Ecco cosa scrive: "A questo arcipelago, sin dall'antichità, per qualificarlo, è stato aggiunto l'aggettivo ponziano, dal nome dell'isola più grande.Basterebbe dare una occhiata agli scrittori classici latini.
Ponza e le altre isole dell'arcipelago non hanno niente da vedere, non hanno nulla in comune, non hanno niente da spàrtere con la parola pontino. "Pontino è un aggettivo (dal latino Pompitinus o Pontinus) relativo o appartenente a una zona del Lazio meridionale che si estende dai Monti Lepini al Tirreno e dai rilievi dei colli Albani e Terracina che va sotto il nome di Regione pontina, Agro pontino, Pludi pontine". Questo è quanto riporta il Vocabolario della lingua italiana edito dalla Treccani."
"...Le isole ponziane non hanno niente in comune con il Lazio e mi meraviglio di chi la pensa diversamente. queste isole furono strappate, sì, c'è state u scippe, dalla Campania e inserite nel Lazio quando Mussolini, nel 1934, fondò la città di Littoria, facendola diventare provincia. Per arricchirla di comuni scipparono la parte nord della Campania, tra cui Formia, Gaeta, i paesi limitrofi e una parte delle isole partenopee, come una volta si usava definire anche le isole ponziane."
"...Gli scrittori latini scrivevano "insulae Pontiae" per rappresentare tutto il gruppo di isole che una parte si trovava a nord e l'altra a sud del golfo di Gaeta. Essi si accaparrarono una precedente denominazione greca. I greci sono stati a Ponza, lasciando orme del loro passaggio, molto prima dei romani. Le isole erano sulla rotta delle loro navi commerciali. La posizione strategica di Ponza nel centro del Tirreno era molto importante per le navi greche che potevano rifugiarsi durante i temporali o potevano rifornirsi di acqua o altro.
Alle isole i greci non potettero non dare un nome, e le chiamarono Pente Nesoi là dove Pente equivaleva a cinque e Nesoi a isole. I successivi invasori, Volsci Olsci e poi i Romani, modificarono il nome che da Pente passò a Pontia, cioè Ponza. Ventotene in quella circostanza fu chiamata Pandataria dal genitivo di Pentas-Pentatos più il suffisso aria, come sostiene il Castricino nel suo "Toponomastica greca delle isole ponziane e delle paludi pontine".
Condivido le parole di Ernesto anche perchè già il Tricoli scrive, nell'Ottocento, Monografia alle isole del Gruppo Ponziano e ancor prima il Dolomieu con Mèmoire sur Les iles Ponces (Memoria sulle Isole Ponziane).
Quindi cerchiamo di non sbagliare più...le nostre isole fanno parte dell'Arcipelago Ponziano.
L'isola di Ponza
L'isola di Palmarola
In lontananza l'isola di Zannone con i colori dell'alba
(Foto di Rossano Di Loreto)
L'isola di Ventotene
(Foto dalla pagina Facebook VentoteneMia)
L'isola di Santo Stefano
(Foto dalla pagina Facebook AmoVentotene)
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