Ci descrive i passarièlli Ernesto Prudente così: " Gli alberi della piazza sono il loro albergo.
A sera lasciano la campagna e, a stormi, scendono tra i lecci. Per alcuni minuti c'è un bisbiglio infernale poi, quando calano le tenebre, un silenzio profondo.
Alcuni anni fa potarono i lecci e si ebbe modo di assistere a uno spettacolo incredibile: al rientro serale picchiavano come al solito, e non trovando la chioma degli alberi ripetevano l'operazione più volte fino a rendersi conto che l loro rifugio notturno era sparito e allora si rifugiavano su due alberi che stanno sulla chiesa.
Come fa giorno si alzano in volo e prendono la via della campagna. Tutti meno uno che rimane sempre in piazza perchè sa che trova da mangiare. Gli sminuzzo a spaglio un dolcetto e lui becca."
Tanti anni fa mentre ero a Ponza ho assistito al rientro dei passarièlli che non trovarono più la chioma degli alberi della piazza perchè era stata tagliata.
Mia figlia Marianna era piccola ed insieme a nonno Ciro, mio padre, stava nel balcone di casa ad aspettare il rientro dei passarièlli per vedere cosa combinavano.
Ne ha ancora un vago ricordo...
Isola di Ponza, si vedono gli alberi della piazza dove di sera i passeri vanno a dormire
(Foto di Rossano Di Loreto aprile 2018)
Anche da questa angolazione si vedono gli alberi della piazza
I passarièlli si rifugiarono sugli alberi vicino alla chiesa
(Foto di Rossano Di Loreto, 2015)
U passarièlle
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