Sul monte Pagliaro, a Ponza, è stata costruita una nuova Centrale Elettrica, moderna, con nuove tecnologie e dovrà soddisfare il consumo energetico dell'isola.
La vecchia Centrale ubicata a Giancos è stata chiusa.
Ma i ponzesi quando hanno avuto la corrente elettrica???
Lo racconta Ernesto Prudente ne libro Miscellanea: "La corrente elettrica fu una grossa conquista per una parte della comunità isolana. una conquista che accentuò il divario tra le zone che ne usufruivano e quelle che ne rimasero prive. Il merito non fu dello Stato ma di un isolano, Franco Feola. Egli, giovanissimo, emigrò in America. Dopo anni e anni di duro lavoro, facendo addirittura due turni nell'arco della giornata, per intere settimane e mesi, riuscì a raggranellare e mettere da parte una somma considerevole. Si parlava di un milione di lire. Cifra astronomica per quei tempi.
Dato che era un uomo intelligente e attivo pensò bene di sfruttare quella sua ricchezza investendola in un qualcosa che a Ponza mancava e di cui si sentiva la urgente necessità. Creò, con altri pochi soci, la S.E.P. (società elettrica ponzese).
Costruì parte dell'edificio, tuttora in uso, installandovi due piccoli motori che, data l'epoca e le usanze, ritenne bastevoli. Stese, con palizzate in legno e, dove non era possibile, con staffe ai muri delle case, una linea di fili di rame scoperti, di consistente spessore, per arrivare a quasi tutte le case della Ponza centro.
Era il 1926 quando si accesero le prime lampadine nelle case di Ponza.
La corrente elettrica a Le Forna e nelle varie case sparpagliate per l'isola è arrivata solo nel 1954."
Proprio qui sotto,a Giancos, c'era la vecchia Centrale Elettrica
(Foto di Rossano Di Loreto)
Ma i ponzesi quando hanno avuto la corrente elettrica???
Lo racconta Ernesto Prudente ne libro Miscellanea: "La corrente elettrica fu una grossa conquista per una parte della comunità isolana. una conquista che accentuò il divario tra le zone che ne usufruivano e quelle che ne rimasero prive. Il merito non fu dello Stato ma di un isolano, Franco Feola. Egli, giovanissimo, emigrò in America. Dopo anni e anni di duro lavoro, facendo addirittura due turni nell'arco della giornata, per intere settimane e mesi, riuscì a raggranellare e mettere da parte una somma considerevole. Si parlava di un milione di lire. Cifra astronomica per quei tempi.
Dato che era un uomo intelligente e attivo pensò bene di sfruttare quella sua ricchezza investendola in un qualcosa che a Ponza mancava e di cui si sentiva la urgente necessità. Creò, con altri pochi soci, la S.E.P. (società elettrica ponzese).
Costruì parte dell'edificio, tuttora in uso, installandovi due piccoli motori che, data l'epoca e le usanze, ritenne bastevoli. Stese, con palizzate in legno e, dove non era possibile, con staffe ai muri delle case, una linea di fili di rame scoperti, di consistente spessore, per arrivare a quasi tutte le case della Ponza centro.
Era il 1926 quando si accesero le prime lampadine nelle case di Ponza.
La corrente elettrica a Le Forna e nelle varie case sparpagliate per l'isola è arrivata solo nel 1954."
Proprio qui sotto,a Giancos, c'era la vecchia Centrale Elettrica
(Foto di Rossano Di Loreto)
La Centrale Elettrica a Giancos
I soci fondatori della Centrale Elettrica
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Azioni della Centrale Elettrica emessi nel 1924
(dal libro di Ernesto Prudente "Ponza il tempo della storia e quello del silenzio)
C'è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.
Leonard Cohen
I soci fondatori della Centrale Elettrica
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Azioni della Centrale Elettrica emessi nel 1924
(dal libro di Ernesto Prudente "Ponza il tempo della storia e quello del silenzio)
C'è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.
Leonard Cohen
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