Folco Quilici, scomparso da poco, ha amato Ponza ed è citata in diversi libri che ha scritto.
In TIRRENIDE. Gli spazi del maestrale Folco scrive dei pescatori ponzesi, delle loro barche.
Ecco le sue parole: "...Ponza ha avuto le sue trasformazioni e profonde; non ci sono più i pescatori e i marinai dell'isola, conosciuti in tutto il Tirreno per meritata fama di silenzio e capacità.
E mi vengono a mente i nomi delle loro barche, i metodi di pesca alla lampuga, al tonno di passo; e il loro arcaico sistema per raccogliere corallo (sulla costa sarda, ovviamente). Una galleria di scafi, di volti, di battute; e di insegnamenti sussurrati tra i denti (ancor oggi, andando per mare, lì tengo bene a mente perchè un proverbio di pescatore può essere banale, ma al momento giusto la sua saggezza non viene mai smentita)."
Barca da pesca con le reti
Una barca ponzese
Alessio Migliaccio ripara le reti a Sant'Antonio
Un tempo la flotta peschereccia era notevole a Ponza
Barca tirata in secco a Santa Maria
Pescatori ponzesi
Scena di pesca
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Barche da pesca a Ponza
(Foto di Marianna Licari, estate 2015)
Il "grande" Folco Quilici a cui, qualche anno fa, è stata conferita la cittadinanza onoraria dell'isola di Ponza
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