venerdì 23 maggio 2025

Accadde nel maggio 1943

 Giuseppe faceva parte della grande famiglia Sandolo, originaria dell'isola di Ponza. Una famiglia dedita alla pesca che commerciava le aragoste.

Nel 1931 Giuseppe si trasferì con la sua famiglia ad Alghero per collaborare con i Sandolo che vendevano le aragoste a Marsiglia.

Durante la seconda guerra mondiale fu requisita una vecchia baleniera, l'Onda, di proprietà dell'armatore Nicola Delfino "per esigenze delle Forze armate" con un Regio Decreto. La baleniera fu trasferita a Porto Torres per la pesca ed il sostentamento della popolazione visto il periodo in cui i viveri erano scarsi.

Il comando dell'Onda venne affidato al ponzese Giuseppe Sandolo ed era l'unica imbarcazione che pescava nel golfo di Asinara.

Il 25 maggio 1943 l'Onda afferrò nelle reti qualcosa di pesante, era un sottomarino inglese che emerse poco più in là.

Giuseppe Sandolo avvisò subito la base militare di Cala Reale ma non venne creduto e per qualche giorno non uscì in mare.

Cinque giorni dopo, il 30 maggio, Giuseppe ed il suo equipaggio furono obbligati ad andare a pescare altrimenti per loro c'era il plotone di esecuzione. Appena in mare il sommergibile  colpì con dodici cannonate la baleniera Onda che affondò.

Giuseppe insieme a due marinai perse la vita e non furono più ritrovati.

L'Onda fu recuperata trenta mesi dopo.

Una delle tragedie della guerra.

(Notizie e foto sono tratte dal libro di Silverio Mazzella "Ponzesi gente di mare. Storie di barche, di pesca, di navigazione")


Giuseppe Sandolo


La baleniera Onda ormeggiata alla banchina e rimessa in servizio per la pesca

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