Il 24 maggio 1915 l'Italia entrò in guerra ed anche i giovani ponzesi partirono per il fronte.
Prima di partire scrissero i loro nomi sopra dei foglietti e chiesero la protezione di San Silverio, patrono dell'isola di Ponza. I foglietti sono raccolti nella cavità del cuore d'argento che San Silverio porta al collo.
Alcuni di loro, purtroppo, non sono tornati a casa, come il tenente Vincenzo Di Fazio, comandante di una Compagnia e già medaglia di bronzo per meriti acquisiti in battaglia. Il tenente Di Fazio cadde colpito da un proiettile nel giugno del 1918 e gli fu conferita la medaglia d'argento.
I nomi dei caduti ponzesi in combattimento sono incisi nel marmo del monumento in piazza Pisacane. Sullo stesso monumento ci sono anche i nomi dei morti nella tragedia del Corriere di Ponza, una goletta che fu affondata il 21 marzo 1918 da un sommergibile austriaco a sei miglia da Zannone. Morirono 35 persone tra civili e militari. Ne ho già scritto in questo blog.
Mio nonno Peppino Iacono, classe 1892, raccontava di aver partecipato alla battaglia di Caporetto.
Dopo cento anni dalla Grande Guerra non dimentichiamo l'orrore e la sofferenza...
Il soldato a destra è mio nonno Peppino Iacono
Il soldato al centro è mio nonno
(Le foto fanno parte dell'album della mia famiglia)
Il monumento ai caduti in piazza Carlo Pisacane
Il funerale del tenente Vincenzo Di Fazio morto in battaglia
(Foto dell'archivio di Giovanni Pacifico)
Soldati
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
Giuseppe Ungaretti
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