In questi giorni, oltre alle cose negative, apprendiamo la notizia della scoperta di un Augusto “togato” proprio a Ponza.
Pare
che, attraverso delle fotografie, la soprintendente Marisa De Spagnolis
lo abbia individuato nella statua di Mamozio che è ubicata nella
stradina sopra Giancos.
Quella statua sta lì da tanto tempo…possibile che nessuno si sia accorto dell’importanza che poteva avere…..
Eppure è citata già in alcuni libri da autori di tutto rispetto come Giovanni Maria De Rossi.
Nel suo libro “Ponza, Palmarola, Zannone” così la descrive:
“In
una via (via di Sant’Antonio) parallela alla strada litoranea, si
conserva, murata su di un moderno piedistallo, una statua marmorea
funeraria, acefala e priva di basamento, nota , dalla tradizione locale,
con il nome di Mamozio.
Sia la testa
che la mano sinistra, a giudicare dagli incassi ancora visibili,
dovevano essere lavorate a parte e successivamente applicate alla
statua.
Accanto alla gamba sinistra si
conserva parzialmente coperta dalle pieghe del panneggio, una capsa
cilindrica (il tipico cofanetto nel quale si conservavano i rotoli di
pergamena, detti volumina, usati come libri)
È
probabilmente questa la statua scoperta nel 1772 e privata dalla testa,
come ricorda il Tricoli, nel1809, per un atto di vandalismo da parte di
un soldato borbonico, quando la statua faceva bella mostra di se nella
piazzetta antistante il Comune.”
La possiamo vedere anche in un’incisione del Mattei del 1847.
Tra
qualche giorno la soprintendente si recherà a Ponza per esaminare la
statua e sapremo se è veramente un Augusto “togato”….e se così fosse
speriamo che, una volta restaurato, possa dare il via all’agognato Museo
Comunale di Ponza che tutti aspettiamo da tanto tempo…..
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