martedì 17 giugno 2025

Una situazione di pericolo e un'invocazione a San Silverio nel 1888

 I ponzesi quando si trovano in difficoltà invocano il loro Santo protettore, San Silverio, ovunque si trovino e da sempre.

Don Luigi Coppa , nel 1921, nella "Vita di San Silverio Papa e Martire" racconta questo episodio:
" Il 14 febbraio del 1888 una violenta tempesta si abbattè sull'isola di Ponza. Mai si ricordava un mare così agitato. Due barche incapparono nell'improvvisa mareggiata, non riuscendo a far ritorno in porto si rifugiarono nel ridosso di Le Forna. 
I due pescatori, Cristoforo Tagliamonte e Vincenzo Colonna, dovettero faticare non poco per tenere le barche ancorate. anche a ridosso della tempesta il vento era forte e le onde alte non accennava a diminuire mentre la pioggia incessante cadeva in tale quantità da impressionare i più anziani ed esperti pescatori. 
I parenti e una parte della popolazione si raccolsero in chiesa per pregare San Silverio. 
Dopo molte preghiere e suppliche esposero la statua sotto il colonnato mentre la tempesta infuriava ed ecco che " il Santo invocato da tante voci condusse nell'isola le due barche sane e salve."

Racconti come questo ce ne sono tantissimi  e la statua di San Silverio usciva dalla chiesa solo in situazioni di pericolo per la comunità ponzese, oltre che, ovviamente, per la processione del 20 giugno. 
Portare la statua in giro per l'isola su barche e furgoni non deve essere folclore, non ne abbiamo bisogno. 
Chissà cosa avrebbero detto i nostri padri, i nostri nonni, i nostri antenati. 
Le nostre tradizioni vengono stravolte irrimediabilmente.


San Silverio in una processione di tanti anni fa


La chiesa madre prima dell'ampliamento degli anni '40



La statua di San Silverio su una barca nella notte del 9 giugno 2025



La statua di San Silverio accanto a quella di Le Forna, chiesa SS, Maria Assunta in Cielo,  15 giugno 2025)


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