domenica 9 giugno 2024

La goletta vivaio San Pietro e la tempesta

 La goletta San Pietro venne varata nel 1924 ed era adibita al trasporto delle aragoste verso Marsiglia, dove c'era un fiorente mercato di questo crostaceo. Purtroppo affondò durante una terribile tempesta a la Galite.

"Nell'aprile del 1925, al primo viaggio per caricare aragoste all'isola della Galite, mentre era alla fonda assieme ad altri bastimenti ponzesi, fu sorpresa da una terribile ed improvvisa tempesta. Il Ghibli, vento impetuoso del deserto, li sorprese con altre quattro golette, tra cui la Caterina Madre (o Santa Caterina di Domenico i Liòne di sopra Giancos) e il Sant'Antonio di Angelo Feola, nella baia dell'isola africana. In pochi minuti la tranquilla baia si trasformò in un inferno. Le ancore non tennero più e cominciarono ad arare il fondo e i bastimenti furono sospinti verso il bassofondo della costa imprigionandoli fatalmente fino alla distruzione. Un solo bastimento, per la prontezza del capitano che intuì anzitempo il pericolo facendo issare subito le vele e tranciando di netto la cima dell'ancora, riuscì a prendere velocità bastevole per scapolare la Punta della Guardia, lo sperone di roccia che chiude ad est la baia. Così mentre il San Ciro rasentava le rocce sotto una bolina stretta verso la salvezza ben cinque golette della gloriosa marineria ponzese, intrappolate nella baia trovarono tragicamente la fine. Il panico fu generale, urla e voci si perdevano nelle violente raffiche di vento. Si sentì qualcuno ordinare con disprezzo di buttare in mare il Santo custodito nella cabina, ma si sentì soprattutto pregare disperatamente ad alta voce. le violente raffiche strapparono le vele, spezzarono le funi in tensione scaraventando in acqua i pennoni e spazzando i ponti di ogni cosa. In quel turbinio volava di tutto. L'unica salvezza per l'equipaggio fu di buttarsi in mare per raggiungere la riva. sulla spiaggia, guadagnata a fatica, i pescatori si contarono, mancava all'appello il vecchio Antonio Calisi. Il nostromo originario di Torre del Greco che fu travolto più volte da onde terribili. qualcuno l'aveva visto sparire risucchiato dai vortici della tempesta. Un fremito di paura e di angoscia si impadronì di loro. Pregando San Silverio scrutarono l'orizzonte nella speranza di vedere il loro compagno. Nessuno poteva credere che il loro Santo li avesse abbandonati quando un'onda poderosa infrangendosi sulla spiaggia rigettò, ancora miracolosamente vivo, l'anziano pescatore. Non ci furono vittime ma per i cinque armatori ponzesi fu un disastro perdendo il mezzo di lavoro...ancora da finire di pagare."

Questa storia è tratta dal libro di Silverio Mazzella "Ponzesi gente di mare. Storie di barche, di pesca, di navigazione"

Nota:

La Galite è un'isola a nord della Tunisia


La spiaggia a La Galite


La Galite, la baia

Una statuetta di San Silverio


La goletta Maria Pace Feola ex San Ciro nel porto di Ponza. Durante la terribile tempesta a La Galite
fu l'unica goletta a non affondare grazie all'intuito del capitano.


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