Luigi Mazzella, come l'amico e cugino Silverio, il nipote di Zì Innaro, ebbe la cartolina precetto in un brutto momento della storia, si era da poco in guerra con l'Austria e il conflitto si era inasprito sul fronte di Vittorio Veneto. Le notizie che arrivavano dal fronte erano terribili. a migliaia i soldati erano mandati al massacro in una guerra che ricordava una carneficina. Il padre di Luigi andò da Innaro a chiedere una protezione, che non negò. Preparò due "Abbatielli" che cucì nelle pieghe dei pantaloni e raccomandò ai ragazzi di non toglierseli mai, altrimenti avrebbero perso la protezione.
La guerra finì, si ebbero azioni eroiche, fulgidi esempi di coraggio ma anche 750 mila morti.
Raccontarono poi Luigi e Silverio che in una missione rischiosissima arrampicandosi su per le montagne per portare degli obici sulla linea del fronte cadde al loro fianco una granata. Sentirono tutt'intorno volare schegge infuocate e furono scaraventati in terra svenuti. Quando rivennero e si alzarono, solo loro due, incredibilmente illesi, furono i sopravvissuti, tutti i loro compagni della squadra erano morti.
A Ponza Luigi chiese a Zì Innaro di poter conservare l'Abbatiello ma al diniego del mago di nascosto aprì le cuciture del pantalone ma non vi trovò nulla; l'abbatiello era svanito."
(Racconto tratto dal libro di Silverio Mazzella "Le ore del giorno, i giorni dell'anno, gli anni della vita")
Nota:
Abbatielle: un piccolo sacchetto di stoffa a forma preferibilmente di cuoricino contenente immagini di Santi a cui si chiede protezione. Veniva cucito tra i vestiti dei bambini oppure si attaccava alla carrozzina del neonato. Purtroppo non riesco a trovare una foto dell'abbatielle, sarebbe interessante...
L'isola di Ponza di un tempo
Il monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale
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