domenica 1 novembre 2020

U mago i Santa Maria

 Il mago di Santa Maria era Zì Innaro, così veniva chiamato Gennaro Mazzella, nato nel 1830 e morto centenario.  Le sue medicine erano le erbe e non accettava denaro, nè regali.

Nel libro di Silverio Mazzella " Le ore del giorno, i giorni dell'anno, gli anni della vita" è raccontato uno dei prodigi di Zì Innaro. Eccolo:

Zì Innaro e la burchiella attaccata

Era giunto il giorno del varo del bastimento aragostaia; sciolte le cime, liberati i puntilli e insivati i vasi  tutti aspettavano la discesa in acqua ma la burchiella (la tipica goletta vivaio usata dai ponzesi per il trasporto delle aragoste sui mercati francesi) non si era mossa. Il veliero, quasi cocciuto come un mulo, non s'era spostato di un palmo ed erano già al secondo giorno di tentativi per vararlo, dopo i lavori al cantiere. La stagione della pesca era incominciata e ogni giorno di ritardo comportava perdite sostanziose al guadagno. Sospettarono che al bastimento avessero fatto la fattura e i sospetti erano verso quell'esperto di arti misteriose parente del marinaio che aveva avuto dissapori con  l'armatore perchè non soddisfatto della paga della stagione precedente - "Lo ha fatto per vendicarsi, per punire l'armatore". Tutti ne erano convinti non sapendo spiegarsi perchè l'imbarcazione non si spostava di un punto. fu chiamato il traghetto di linea ma sotto lo sforzo spezzò i cavi d'acciaio nel tentativo di tirarlo in acqua. "Tu devi andare da Mesapàcca perchè con suo nipote hai avuto dissidi a Marsiglia nella vendita delle aragoste e devi chiedergli anome di Dio per farti rimandare a mare il bastimento", si disse sottovoce ma la notizia era ormai nota in tutto il paese. Al terzo giorno l'armatore pensò di chiamare un esperto di famiglia per sbloccare l'arcano ma dopo alcuni tentativi ammise la sua impotenza. Non rimaneva che l'intervento di Zì Innaro. Molto vecchio, stanco e ormai cieco, Zì Innaro dovette essere esortato molto per accettare di andare sulla spiaggia di Santa Maria. Per i giovani era l'occasione di vedere il mago all'opera e, per i scettici, verificare le sue capacità. Tutti intorno, a centinaia e in rispettoso silenzio, osservavano il vecchio mago assorto nelle preghiere, seduto sotto l'imponente prua che si ostinava a disobbedire alle naturali leggi della fisica. Il tempo si era fermato, tutti pendevano dalle labbra del vecchio che bisbigliava qualcosa e poi finalmente poggiare la mano tremolante sui cavi che lo tenevano legato, poi sulla chiglia e ordinare con voce sicura: "Santa Maria, in nome di Dio, sei libero, puoi tornare in acqua. adesso vai e produci per il tuo padrone!" Incredibilmente il bastimento, prima silenziosamente e poi con il caratteristico fruscio, iniziò a scivolare senza impedimenti verso il mare fino a galleggiare fiero nello specchio d'acqua nella baia di Santa Maria. Il prodigio era compiuto".














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