A' capere è l'antesignana del parrucchiere odierno che, però, esercitava a domicilio quindi era lei che si recava in casa delle clienti.
A proposito di questo mestiere Luigi Sandolo così scrive nel libro "Su e giù per Ponza":
"Così veniva chiamata la pettinatrice o acconciatrice dei capelli che non mancava in occasione di matrimoni e feste. All'igiene ed alla pettinatura quotidiana la donna, che portava i capelli lunghi, si faceva aiutare da una parente o amica".
A Ponza, un tempo, veniva un parrucchiere, un certo Vitullo, ma ho un vago ricordo, mi pare esercitasse in Corso Umberto.
Però il parrucchiere che ha acconciato tante teste ponzesi è stato Silverio Spignesi che aveva il negozio in Corso Pisacane, Silverio 'u parrucchiere, poi subentrò suo figlio Vittorio, ma col tempo hanno lasciato questa professione per fare tutt'altro.
Sul corso Pisacane, in estate, apriva il suo negozio di coiffeur Madame, una bella signora francese, la moglie di Marcel Botton del ristorante Ippocampo, io m'incantavo nel vederla lavorare...
Poi, ha aperto il negozio, Oriana, una marchigiana, prima giù alla Banchina Nuova ed ora è a Giancos.
American Beauty di Maria Pia Mazzella tutto l'anno garantisce, con professionalità, alle donne ponzesi e non, di poter acconciare i propri capelli.
Da qualche anno c'è anche il negozio di Ersilia Parisi in via Panoramica.
La bellezza di una donna sta anche nell'avere dei bei capelli curati.
Ma ritornando alla capere...
Un tempo le donne portavano capelli lunghi che raccoglievano in un tupè, 'u tuppo.
Io ricordo i bellissimi capelli di mia nonna Olimpia raccolti in un tupè
Madame con il marito Marcel e la nipotina Francesca
(Foto gentilmente concesse da Francesca Brunelli)
Nonna Olimpia con nonno Peppino. Ricordo i bellissimi capelli di nonna raccolti in un tupè.
(Dall'album di famiglia)
Dei bellissimi capelli
(Foto American Beauty di Mariapia Mazzella)
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