Nella grotta di Lucrezia a Palmarola, sopra un vecchio comò, sotto una campana di vetro c'erano una statua della Madonna e San Silverio.
E' proprio l'immagine di San Silverio e un soldato di stanza a Palmarola che danno origine a questa storia.
Così racconta Ernesto Prudente: In uno dei primi giorni di marzo del 1942, poco prima di mezzogiorno, mentre Lucrezia era intenta a prepararsi qualcosa da mangiare, passò davanti alla sua grotta uno di quei soldati della guarnigione distaccata a Palmarola. Lucrezia non lo conosceva, era a Palmarola, con Giovannina e Civitella da due giorni, e nè il militare conosceva Lucrezia. La stradina che portava sui Vricci, dove c'era la piccola caserma, che il militare doveva raggiungere passava proprio davanti la grotta di Lucrezia che in quel momento aveva la porta spalancata, ed il soldato, attraversandola, le rivolse gentilmente il saluto dicendole anche che se avesse avuto bisogno lui era disponibile a darle una mano. La gentilezza di quel ventenne mise a disagio la vecchia nonna palmarolese che istintivamente lo invitò ad entrare per offrirgli un bicchiere di vino. Il soldato non rifiutò l'invito, non poteva, era vicentino. Entrò educatamente rimanendo all'impiedi nonostante che Lucrezia gli avesse offerto uno sgabello per farlo sedere. Stava da diversi mesi a Palmarola ma non era mai entrato in una di quelle grotte che servivano da abitazioni per i contadini che si recavano a lavorare la terra. Volse lo sguardo dovunque e dappertutto e mentre prendeva dalle mani di Lucrezia il bicchiere di vino aveva lo sguardo fisso, senza la minima distrazione, su quell'immagine che stava sotto la campana. Accertatosi, guardò negli occhi la vecchietta, togliendole il bicchiere dalle mani che innalzò verso quell'immagine, a mò di saluto, dicendo a Lucrezia: " Quello è il vecchio che incontrai per strada, un pò più sopra, in una giornata di cattivo tempo, un cattivo tempo che durava da oltre dieci giorni, che non permise alla barca di portarci i viveri. Eravamo alla fame. Io salivo dalla spiaggia per dire ai miei compagni che le onde erano grosse e che sicuramente la barca neanche quel giorno si sarebbe fatta viva. Il vecchio, che io pensavo fosse un contadino, mi poggiò una mano sulla spalla dicendomi: Vai sopra e avvisa i compagni che nel primo pomeriggio la barca sarà qui. Ma con questo mare? Si, oggi la barca sarà qui.
Lo ringraziai e corsi a portare la notizia ai compagni. quel vecchio non era un contadino, quel vecchio era quello della tua foto, con la stessa barba."
Uscì dalla grotta di Lucrezia senza un accenno di saluto. Si avviò per la salita con gli occhi umidi di lacrime.
La barca con i viveri arrivò e il soldato cercò il vecchio per tutta l'isola ma invano.
Era sparito.
Quel vecchio era San Silverio.
L'isola di Palmarola vista da Chiaia di Luna
(Foto di Rossano Di Loreto, dicembre 2018)
Questa statua di San Silverio è quella di Lucrezia ed è nella grotta di Palmarola.
Per gentile concessione di Francesca Assenso.
Lucrezia era la sua bisnonna, era la madre di sua nonna materna Lucia.
Le case- grotta a Palmarola
(Foto di Rossano Di Loreto, luglio 2018)
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