Ho fatto un sogno!
Ho sognato di entrare in un luogo immenso, da paragonare ad una cattedrale, ma che un tempo era una grande Cisterna d'acqua. Poi nel tempo è stata trasformata in Bagno penale dove venivano alloggiati i Forzati che servivano per la costruzione del porto di Ponza. I nostri vecchi, quelli rimasti ancora in vita, ricordano ancora di quando correvano a rifugiarsi lì ad ogni allarme aereo. Poi qualcuno o più di uno ha cercato di sfruttarla costruendo una casarella con tanto di bagnetto e cucina, tanto che male c'è, così l'affittiamo pure. Oppure altri hanno pensato di buttarci i calcinacci delle abitazioni in ristrutturazione.
Ma torniamo al mio sogno...
Tutto era bellissimo, tutto ripulito. E' stato recuperato anche l'opus reticolatum e su una parete è stato trovato anche il graffito di un detenuto. Navate lunghissime, pilastri altissimi, la volta a crociera.
Tutto è ben illuminato da luci che mettono in risalto tanta bellezza e maestosità.
La Cisterna di via Parata è la cattedrale tra le cisterne romane di Ponza per la sua imponenza.
La storia ha vinto!!!
La cultura vale più di una casarella o di un deposito pieno di schifezze.
Finalmente l'interesse di tutti è superiore a quello di pochi.
Peccato che sia solo un sogno!!!
Per costruire il futuro dell'isola bisogna tutelare il passato, la nostra storia.
Il centro storico dell'isola di Ponza...la Cisterna di via Parata è dietro il palazzo rosa
(Foto di Alessandro Alexoneit Tagliamonte)
Ecco lo schifo che c'è dentro!!!
Una piantina della Cisterna di via Parata
Nota:
La Cisterna di via Parata era alimentata da altre ubicate più in alto, in zona Scotti, che raccoglievano l'acqua che scendeva dal Monte Guardia. A sua volta la Cisterna di via Parata alimentava quella del Corridoio, poi quella del Portone (Pascarella) e giù fino al mare dove si rifornivano i navigli.
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