La Chiesa che vediamo oggi nella zona porto non venne costruita subito con l'arrivo dei primi coloni, ma soltanto nel 1775 furono gettate le fondamenta e fu consacrata nel 1778 dal vescovo Pergamo.
Ecco cosa scrive a tal proposito il Tricoli : "Con solennità rituale poi nel dì 7 agosto 1775 dal parroco Verde, con l'intervento de' monaci e funzionari, vennero gittate le fondazioni della nuova Parrocchia, modellata rotonda, avendo l'ampio volta sferoida, sormontata dal lenternino, con maestosa scalinata, che immette sul perestilio; l'ordine e decorazioni sono composti, tenendo indossato il Monistero, i di cui estremi si fanno simmetricamente sporgenti da' fianchi della Chiesa, in dove sono l'orologio e campanile, presentandosi di prospettiva al porto. Nell'emiciclo di mezzo vi è l'altare col grosso quadro rappresentante la Triade, titolo della Chiesa, e nei due laterali vi sono le cappelle pel tutelare S.Silverio, e della S.Vergine. Nel dì 4 settembre 1778 dal vescovo di Gaeta Pergamo essa Chiesa fu consacrata, riponendo sul primo altare, privilegiato, le reliquie de' ss.mm. Costanzo, Tuccindino, e Reparato, con decretarvi 40 giorni d'indulgenza per coloro che lo visitavano in detto anniversario."
Prima c'era un'altra Chiesa parrocchiale che fu costruita nel 1738 i cui ruderi si vedono ancora in un disegno del Mattei realizzato nel 1847 ma era inadeguata al contesto architettonico.
Sui ruderi di questa chiesa fu costruito nel 1853 il palazzo Gambardella.
Don Salvatore Tagliamonte in Appunti per un libro così scrive:" La primitiva Chiesa Parrocchiale dell'Isola fu fondata da Carlo III di Borbone il 26 maggio 1738, sabato di Pentecoste e fu eretta a Parrocchia. essa sorgeva nei pressi della Torre Militare ridotta poi a carcere mandamentale, mentre la prima Cappella, non parrocchiale, piccola e angusta, si trovava a 50 metri di distanza nel fondo di Andrea Cassase, e poi proprietà del defunto Luigi Tagliamonte."
Forse questa Cappella è la Chiesa del Salvatore che troviamo citata in alcune piantine del XVI Secolo.
Ma tornando alla chiesa attuale il Mattei osserva che sul lato sinistro c'è...una torricella per l'orologio, costrutta di pianta in semplici ma euritmiche proporzioni e severità di forme, ma senza esser priva di gusto, ed anche di bellezza...
La Chiesa e la Palazzina costituivano le sedi del potere religioso e civile-militare.
Nel 1940 Il parroco Dies decise di ampliare la Chiesa trasformandola dall'originaria pianta centrale a longitudinale, venne chiuso il pronao e ridotta la scalinata. Tutto il paese collaborò, sia donne che uomini, trasportando le pietre dal Bagno Vecchio.
La Chiesa è dedicata alla SS.Trinità mentre la parrocchia prende il nome dei Santi Silverio e Domitilla. Fino al 7 agosto 1775 il titolo della Chiesa era "SS.Silverio e Domitilla" e presso il governo italiano è denominata con questo titolo.
Come scrive il Tricoli nel registro della Parrocchia c'è questa epigrafe: " I.M.I. Ad usum venerabilis regalis Ecclesiae Curatae SS.Trinitatis, sanctorumque Silverii et Domitillae insulae Pontiae, status haereditariae serenissimi Caroli nostri Regis utriusque Siciliae, anno 1738."
Negli ultimi anni però la parte esterna della nostra Chiesa versa in cattive condizioni...speriamo di non ritrovarci come nel 1968, mi pare, che chiusero per un periodo la Chiesa perchè ritenuta pericolante. La statua di San Silverio fu portata nell'edificio dove c'erano le suore, oggi caserma della Guardia di Finanza, e nella cui cappella si celebrava la Santa Messa.
Fu un brutto periodo per la comunità religiosa di Ponza porto...lo ricordo bene...
La Chiesa dedicata a San Silverio e Santa Domitilla (Foto estate 2016)
La Cupola della Chiesa (Foto estate 2016)
L'interno della chiesa (Foto estate 2015)
L'altare maggiore (Foto estate 2015)
Nel disegno del Mattei, 1847, si vede la chiesa con "la torricella con l'orologio"
Nel disegno del Mattei, 1847, sotto la Torre i resti della vecchia chiesa
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