Il presepe rimane un elemento centrale e imprescindibile della nostra cultura, bisogna salvaguardarlo e valorizzarlo.
Davanti al presepe la realtà, il tempo e lo spazio si trasformano: cambiano i suoni, i profumi, i silenzi, le melodie e le luci della vita.
Il presepe più bello, per me, rimane quello dei miei ricordi realizzato da mio padre, Ciro, un vero artista. Tutta la famiglia collaborava e noi piccoli avevamo il compito di passargli i pastorelli di terracotta.
Mi sembra di sentire ancora il profumo del Natale con fràsche (rami con foglie) e pastòcchje (il muschio) che papà usava per fare il nostro presepe.
In casa mia non è mai mancato il presepe e ogni anno lo realizza mio marito che per farmi contenta cerca di mettere qualcosa di Ponza nel contesto. Quest'anno ha costruito un piccolo Lanternino, il faro che è alla punta del Molo.
Il presepe ci riporta all'infanzia, ad un tempo passato, che non torna più, però provo piacere a ricordare...
Qualche foto del mio presepe di quest'anno
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