giovedì 26 marzo 2015

Il mondo della pesca a Ponza

Sull'isola di Ponza un tempo c'era una consistente flotta peschereccia che negli ultimi anni è diminuita vertiginosamente.
Ormai sono rimaste nel porto solo pochissime barche.
Sono tante le cause che hanno portato i pescatori ponzesi a lasciare le loro barche, e pensare che hanno pescato in tutto il Mediterraneo...
Ecco cosa scrive Luigi Sandolo a proposito della pesca, nel 1980, in "Su e giù per Ponza": "La maggiore ricchezza per i Ponzesi proviene dal mare.
Nella pesca vi lavorano un cinquecento persone imbarcate su una quindicina di motopescherecci d'alto mare ed una trentina per pesca costiera. Un altro centinaio di uomini lavora su navi da trasporto e da diporto.
Poichè alcune specie di pesci stanno scomparendo dalle acque dell'Arcipelago si fa l'elenco di quelle che ancora si prendono con le reti e con le coffe (palamiti). Queste ultime sono cavi di nailon lunghi un migliaio di metri ai quali sono attaccate cordicelle di un metro e mezzo con l'amo: rotunni, vope, messuoli, maschi, mennelle.."
Un po' di foto di barche da pesca nel porto di Ponza (estate 2014)
















I rotunni di Ponza

Le foto sono di Marianna Licari

I pescatori sanno che il mare è pericoloso e le tempeste terribili, ma non hanno mai considerato quei pericoli una ragione sufficiente per rimanere a riva
Vincent Van Gogh

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