domenica 26 ottobre 2025

Chi lo ricorda?

 Ho trovato questa foto in un libro di Ernesto Prudente, ricordo vagamente questa persona.

E' Raffaele Morrone, u barbariello ed abitava all'isola di Ponza, sulla Dragonara.  I figli erano Maria Civita, Silverio e Rita, quest'ultima scomparsa qualche anno fa.

Chi lo ricorda? Sarebbe bello saperne di più.



venerdì 24 ottobre 2025

Un proverbio ponzese

 Chiòve sèmpe 'nda tèrra toie

(Piove sempre sul tuo terreno)

Sei fortunato, come quando piove e l'acqua cade solo sulla tua terra.

(Dal libro di Ernesto Prudente "A Pànje - i proverbi di Ponza -")

Isola di Ponza, foto di Annalisa Sogliuzzo





mercoledì 22 ottobre 2025

Che spettacolo!!!

Rossano Di Loreto con le sue foto riesce sempre a cogliere attimi meravigliosi all'isola di Ponza. 

Il cielo spettacolare del 2 ottobre 2025











domenica 19 ottobre 2025

I ponzesi e San Silverio

Attraverso  le varie storie raccontate traspare il sentimento di rispetto che i ponzesi avevano verso San Silverio ma anche di confidenza.  Ci si rivolgevano come ad un padre ma se la grazia invocata tardava ad arrivare non esitavano ad esporre la statua all'acqua e al vento.

Don Luigi Coppa,  nel 1921, descrive in "San Silverio Papa e Martire" il rapporto tra i ponzesi e San Silverio.

" - Ed io stesso nei miei anni di vita  oh quante care impressioni e memorie ricordo del nostro S.Silverio. Ah! Ricordo che nelle più grandi tempeste che minacciavano di subissare l'isola, la gente impaurita correva alla chiesa a pregare S. Silverio; ed egli calmava le tempeste. Ricordo che nelle più grandi procelle di mare, mentre tante vittime umane si trovavano per mare, pure la gente veniva in chiesa e portando con fede S. Silverio perfino sotto i colonnati che son fuori la chiesa, lo lasciavano esposto al vento e all'acqua implorando grazie e misericordie per chi trovavasi in mare. E S. Silverio grondando perfino acqua e bagnato dalla pioggia largiva grazie e misericordie."

La statua di San Silverio


Una processione di San Silverio degli anni '20


La chiesa com'era un tempo con il colonnato


Il mare in burrasca e San Silverio in un dipinto di Salvatore Balzano (Ciciotto)

venerdì 17 ottobre 2025

Pippo

 "Pippo Dell'Acqua è un veneto di Conegliano trapiantato sull'isola di Ponza. Mantiene l'inconfondibile accento del suo paese di origine e la tradizionale "arte di vivere" dei veneti. E' un commerciante nato, sa essere abile come pochi con scatti felini quando si tratta di concludere un affare e abili mosse nei momenti difficili.  E' sempre ottimista, Filippo detto Pippo, anche quando la salute non è proprio al top. Ha una grande forza di volontà e sicurezza innata. Non sta mai zitto, gli piace parlare, discutere e bere un buon bicchiere di vino che fa arrivare appositamente dalle sua parti. Il suo bar, nel centro delle Forna, vicino la chiesa parrocchiale, è molto frequentato, specialmente d'estate quando viene ampliato con un civettuolo terrazzino all'aperto con pochi tavoli. Il  sempre presente Dell'Acqua passa in rassegna con piacere ricordi e aneddoti e parla volentieri di politica..."

"...La famiglia di Pippo è impegnata nel bar, soprattutto la signora Lina, sarda di Sassari; anche lei ha conservato la lingua - in questo caso non è un dialetto - della Sardegna. sono molto uniti i Dell'Acqua, come si usava una volta.  Dalla conoscenza dei due "ceppi" come quello veneto e sardo è nata una storia isolana, in quella piccola Ponza che ha sempre accolto tutti con favore e benevolenza, dagli albori del turismo fino al boom. La vita di Pippo è trascorsa sempre in locali pubblici, dietro il bancone di un bar è  praticamente a suo agio, un commerciante nato, riesce a proporti di tutto.  I dati parlano chiaro: le sue aziende sono andate sempre in crescendo. E' arrivato a Ponza nel 1970, proveniente da Zurigo dove faceva il fabbro costruttore, la moglie era una sarta, ed ha subito intuito che lì  poteva fare fortuna con un mare da favola e posti da sogno, tutto vero. "Sono  arrivato come turista con mia mamma Annamaria Susanna,  mi sono innamorato del posto ed ho deciso di restare con i miei. Ho imparato l'arte della pasticceria da mio fratello Zeno che ha aperto l'attività  Baia Domizia dal 1966. Presi presto in gestione il Caffè Amato fino al 1982 poi ho scelto le Forna, mi è dispiaciuto lasciare Piazza Pisacane al Porto dove c'era tanto lavoro. Ho avuto anche un pub vicino al Covo Nord Est, il Little Pub dal 1982 al 1987".

La sua è una filosofia semplice: "Vado d'accordo con tutti - dice Pippo -mi sono trovato bene a Ponza usando questo metodo di vita".  Il vino - particolare da non sottovalutare - è imbottigliato in famiglia a Conegliano, è un delizioso bianco "Ramandolo" che viene servito freddo come aperitivo nel Bar Pippo, naturalmente."

( Brano tratto dal libro "PONZA Mare" di Paolo Iannuccelli e Mario Marcelli)

Pippo, purtroppo, è scomparso qualche anno fa e riposa nel cimitero di Ponza. Sicuramente molti lo ricorderanno. Scherzava spesso con mio padre Ciro che costruiva le barche "abbasce u Mamozio" proprio sotto il bar di Pippo.


Pippo dietro al bancone del bar (Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)

Pippo con il suo sorriso


Centro storico dell'isola di Ponza in Piazza Pisacane c'era il Bar Pippo (ex Caffè Amato)

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