Nell'aprile del 2000 un gruppo dell'Associazione Tintura Naturale (sorta nel 1988 a Milano in memoria della maestra tintora Maria Elda Salice) hanno rilevato sull'isola di Ponza l'esistenza di piante tintorie.
Hanno percorso sentieri anche impervi, guidati da "Ingrid Schatz, biologa lituana, americana, ponzese d'adozione" ,ma sono riusciti a trovare quello che cercavano. Dopo aver raccolto hanno frantumato, hanno scortecciato, hanno pressato il fusto o la radice.
Sono andati sulla nostra isola verde, Zannone, con la barca Medea accompagnati da Silverio Di Meglio dove insieme ad un forestale hanno potuto cogliere dei campioni per la loro ricerca.
Ritornati a Ponza nella casa dove alloggiavano, attraverso dei procedimenti, hanno potuto estrarre le tinture dalle erbe.
Ogni colore "è un miracolo di bellezza e di luce"
Alla fine la loro ricerca è raccolta in un quaderno in cui sono raccolti i campioni e l'erbario "Per Erbe e per Tinture all'isola di Ponza"
Vediamo qualche pianta che hanno raccolto:
Il cisto chiamato in dialetto ponzese rusulane raccolto a Le Forna e la parte utilizzata per tingere sono le foglie
Il fico d'India, in dialetto ponzese i palètte raccolto nella zona sovrastante il Porto di Ponza e la parte utilizzata è il frutto intero.
La ginestra, in dialetto ponzese janèstre raccolta in località Capo Bosco a Le Forna e la parte utilizzata sono giovani rami e fiori.
L'elicriso, in dialetto ponzese cèrbule raccolto in località Scarrupata, Faro della Guardia e la parte usata è tutta la pianta.
La rubia peregrina raccolta in località Sottocampo a Le Forna e la parte utilizzata è la radice da cui si ottiene una tintura di colore rosso che i ponzesi utilizzavano per colorare le uova pasquali.
Il quaderno "Per Erbe e per Tinture all'isola di Ponza" realizzato dall'Associazione Tintura Naturale Maria Elda Salice
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