In questo giorno ricordiamo che il 25 aprile 1945 ci fu la fine dell'occupazione nazista, la caduta del fascismo.
Per combattere il nazifascismo, in quegli anni, si era organizzata la Resistenza formata dai partigiani.
Anni di lotte, di sacrifici per conquistare la libertà.
Una pagina di storia, quindi, molto importante.
Ma la storia passò anche da Ponza...
Fu confinato a Ponza Sandro Pertini, partigiano, futuro Presidente della Repubblica.
Ma anche altri diedero un importante contributo alla Resistenza come Mario Magri, Gianbattista Canepa, Cencio Baldazzi...ma non solo loro...
La prima partigiana d'Italia fu la ponzese Maria Vitiello, moglie di Canepa, il comandante "Marzo".
Per loro furono anni terribili ma alla fine riuscirono a vedere l'Italia libera, altri, purtroppo, come Mario Magri, Antonio Camporese non ebbero questa possibilità.
Sono tante le storie italiane che non sono scritte nei libri.
Non possiamo dimenticare.
Buon 25 aprile!!!
Un paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani
Indro Montanelli
Maria Vitiello, la prima partigiana d'Italia, accanto al marito Gianbattista Canepa, il comandante "Marzo"
Maria Vitiello con la figlia Enrica
Rita Parisi con il marito Mario Magri ucciso alle Fosse Ardeatine
Le foto sono tratte dal libro "All'isola di Ponza" di Silverio Corvisieri)
Antonio Camporese
Fu ucciso dai tedeschi il 28 aprile 1945 a Porta Savonarola, una delle vie d'accesso di Padova, proprio mentre era in corso l'ultimo scontro armato in quella città.
Aveva solo 39 anni, nel pieno della vita...
Era nato a Padova il 21 febbraio 1906 ed era un operaio meccanico che durante il regime fascista, per le sue idee, venne mandato in carcere e poi al confino, anche nell'isola di Ponza.
E proprio all'isola di Ponza conobbe e sposò una donna ponzese, Carolina Guarino, che condivise con lui anni difficili e di persecuzioni visto il momento ed il contesto in cui si trovarono.
Antonio Camporese, dopo la sua morte, venne insignito, dallo Stato Italiano, della medaglia d'argento al valor militare con questa motivazione: "Distintosi in azioni di sabotaggio durante tutto il periodo dell'occupazione tedesca, partecipò attivamente ai combattimenti, intesi ad impedire l'accesso al nemico alla città di Padova, al momento della ritirata, per preservare l'abitato da inevitabili distruzioni, incontrando gloriosa morte".
Onore a questi eroi, spesso dimenticati, che hanno fatto grande l'Italia...
Nota:
Maria Vitiello, moglie di Gianbattista Canepa, era la sorella di don Mario Vitiello, sindaco di Ponza dal 1975 al 1980. Cencio Baldazzi sposò la sorella di Maria Vitiello, Elena.
Grazie, Franca, per qs. tuo sobrio.. ricordo del 25 aprile, legato all'isola. Mandane una copia,in omaggio, a quei 4 stronzi SCUSA!!, signora compresa..di Ponza racconta, tirapiedi e ignoranti, che poco sanno e tanto parlano,tanto per fare..Tra l'altro,permettimi una nota tenera: era proprio un bell'uomo, mio zio Toni!! Mi accompagnava a scuola e mi veniva a prendere..Era il 1941. ROSANNA non era..in programma ancora..E poi, l'avrebbe goduta solo per pochissimo tempo, la sua adorata creatura..Ciao. Buona giornata. Maria
RispondiEliminaE' vero tuo zio Toni era un bell'uomo, una persona distinta, si vede chiaramente in quella foto. Peccato che Rosanna non abbia potuto godere dell'affetto del suo papà. Ciao
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