Qualche giorno fa con le mie colleghe di scuola dell'infanzia siamo andate alla primaria per salutare i nostri alunni che stavano per intraprendere un nuovo percorso scolastico.
Una sorta di passaggio del testimone.
Iniziavano la scuola primaria, la scuola dei grandi.
Una sorta di passaggio del testimone.
Iniziavano la scuola primaria, la scuola dei grandi.
Erano molto emozionati e noi li abbiamo abbracciati, spronati quando abbiamo notato un attimo di smarrimento.
Sono arrivati alla scuola dell'infanzia che erano piccoli, li abbiamo consolati quando erano tristi, abbiamo gioito quando hanno raggiunto dei traguardi.
Il primo giorno di scuola è sempre molto importante.
Ricordo benissimo il mio primo giorno di scuola, nei locali in via Parata, in quegli anni si cominciava il primo ottobre.
Ero molto emozionata, mi ero svegliata prestissimo e continuavo a chiedere che ora fosse a mia madre.
Nella zona in cui abitavo, Corso Pisacane, qualcuno forse ancora ricorda una bimbetta che non vedeva l’ora di arrivare a scuola.
Nell’aula c’era qualche bambina che versava qualche lacrima ma io sorridevo, non capivo perché piangesse.
Ricordo che il primo giorno venne il maestro Giannino Conte e ci fece fare le asticelle, i mazzarèlle.
Poi però la mia maestra per quell'anno fu Margherita Sandolo ed era vecchio stampo, molto severa.
Per lei quello era l’ultimo anno di lavoro prima della pensione.
Negli anni successivi la mia insegnante è stata Iole Conte, persona splendida, ho un bellissimo ricordo di lei.
Le classi erano numerose a quei tempi perchè Ponza era molto abitata.
Non c’era lo spopolamento che c’è oggi, ogni nucleo familiare era composto da più figli.
Asilo "Ciro Piro", primi anni '60
Io sono da sinistra la seconda, in piedi nella prima fila
(Dal mio album fotografico)
(Dal mio album fotografico)
Maestro Valiante
Il terzo bambino da sinistra è mio fratello PeppinoUna scolaresca al femminile anni '30
Una classe numerosa
(Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
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