Leggendo i libri di Ernesto Prudente trovo sempre qualcosa, qualche notizia di cui non ero a conoscenza come di un naufragio accaduto negli anni '50 sulle Formiche.
Ecco cosa racconta mentre descrive i Fari di Ponza:"...Nel Faro della Rotonda della Madonna è compreso anche il fanale a luce rossa fissa, identico a quello del Faro della Guardia, per la segnalazione delle Formiche. Quando si vedono contemporaneamente le due luci rosse significa che si è sugli scogli.
Negli anni cinquanta del secolo scorso, un bastimento in legno dalla portata di circa trecento tonnellate, cercando ridosso in una notte di tempesta, andò a finire sugli scogli delle Formiche. Molti asserirono che venne a mancare la luce elettrica per cui ci fu un oscuramento totale. Certo è che la libecciata di quella notte fu veemente e impetuosa con violenti scrosci di pioggia.
Le sei persone dell'equipaggio trovarono la morte. Non si salvò nessuno. L'allarme di quel disastro lo lanciò Carlitto che, all'alba si era recato, con il suo gozzo, a le Formiche per vedere se era possibile calare la rete per qualche chilo di retunne.
Cosa faceva fare la fame! Quando notò legname e velatura sul mare rientrò subito per comunicare l'accaduto.
Diverse barche si recarono sul luogo del naufragio. Nessun naufrago. Venne individuato un cadavere incastrato tra gli scogli. Luigi Sogliuzzo, l'iscaiolo, con l'aiuto di un amo legato ad un filo di nailon, riuscì dopo ore di estenuante lavoro a scardinarlo per portarlo in superficie. Il cadavere venne imbarcato sulla Santa Rita, la barca di Giosuè Di Scala che con il figlio Peppino ed io avevamo preso per correre a Le Formiche."
Gli scogli delle Formiche
Foto tratte dal sito info@viaggiaresempre.it
Da sopra la Parata in lontananza si vedono Le Formiche
(Foto estate 2016)
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