Gli
antichi latini ritenevano che ogni luogo avesse il suo Spirito ( Genius
Loci ) che potesse aprire un varco nel passato, di metterci in contatto
con quanti hanno amato e descritto quel territorio.
Il viaggiatore per identificarlo deve cercarlo nel paesaggio, nella storia e nella gente del luogo.
Il
Genius Loci può essere cancellato quando il turismo punta solo sul
fattore economico senza tenere conto di quelle caratteristiche che
differenziano un posto da un altro, rendendolo UNICO.
Ogni
luogo deve essere osservato con la curiosità di un bambino, con la sua
ingenuità…un muretto, una panchina potrebbero sussurrarci storie….
Il
Genius Loci dell’isola di Ponza per il viaggiatore che arriva in estate
credo sia proprio difficile trovarlo…troppo caos….i ponzesi sono troppo
presi dagli “affari”.
Sarebbe bene arrivare a Ponza fuori stagione….ritrovarsi a passeggiare per il Corso Pisacane quasi deserto…
Restare ad osservare il mare calmo o in tempesta…potrebbe evocare storie di pescatori…di naufragi….
Incontrare
la gente del luogo, parlare con loro, ascoltarli nel dialetto locale,
simbolo di identità e testimonianza del Genius Loci.
Il
dialetto ha il suo fascino, ci restituisce gli odori, i ricordi…ci
riporta all’infanzia…ai legami affettivi…è un po’ in disuso…molte parole
sono dimenticate…
Però,
quest’estate, mi ha colpita la scritta su una mattonella posta
all’ingresso di una casa sugli Scotti: “A Prièzza”, che vuol dire gioia…
Bellissima parola per dare il nome ad una casa…
Nell’isola di Ponza si parla un dialetto campano perché verso la metà del 1700 fu popolata da Ischitani e Torresi.
A Ponza porto si stabilirono famiglie provenienti da Ischia mentre a Le Forna da Torre del Greco, portando i loro usi e costumi.
Nelle
zone dei Conti, degli Scotti, del Porto erano prevalentemente
agricoltori, a Le Forna, invece, soprattutto pescatori, molto abili e
conosciuti in tutto il Mediterraneo.
Quante
storie potrebbero raccontarci…un tesoro che andrebbe
scovato…documentato…per non disperderlo…per noi…e per le prossime
generazioni…
Anonimo il 10/10/09 alle 22:45 via WEB
RispondiEliminaprìezza, tutto me ne preio...le avevo dimenticate queste espressioni,mio padre le usava spesso; esistono sinonimi in italiano altrettanto musicali, dal suono così pieno?
Pontia il 10/10/09 alle 23:09 via WEB
non so se in italiano esistono parole dal suono così pieno...so solo che è una bellissima parola ma purtroppo non si usa più...
Anonimo il 14/10/09 alle 10:29 via WEB
concordo, certo. io poi sono abbastanza "spossessato" dalla lingua-madre che è il dialetto, vero e proprio idioletto (piccolo idioma). la parlata ponzese risente per via dell'isolamento isolano della sua natura antica, se ci pensate è abbastanza differente dal napoletano metropolitano.
Pontia il 14/10/09 alle 22:55 via WEB
a ponza anche il dialetto sta scomparendo...molte parole non si usano più...comunque hai ragione è differente dal napoletano
Anonimo il 02/11/09 alle 17:27 via WEB
il viaggio di Mattia dopo 275 anni è possibile richiederlo in video alla libreria il brigantino di Ponza.
Pontia il 02/11/09 alle 21:52 via WEB
grazie per l'informazione...