"Pippo Dell'Acqua è un veneto di Conegliano trapiantato sull'isola di Ponza. Mantiene l'inconfondibile accento del suo paese di origine e la tradizionale "arte di vivere" dei veneti. E' un commerciante nato, sa essere abile come pochi con scatti felini quando si tratta di concludere un affare e abili mosse nei momenti difficili. E' sempre ottimista, Filippo detto Pippo, anche quando la salute non è proprio al top. Ha una grande forza di volontà e sicurezza innata. Non sta mai zitto, gli piace parlare, discutere e bere un buon bicchiere di vino che fa arrivare appositamente dalle sua parti. Il suo bar, nel centro delle Forna, vicino la chiesa parrocchiale, è molto frequentato, specialmente d'estate quando viene ampliato con un civettuolo terrazzino all'aperto con pochi tavoli. Il sempre presente Dell'Acqua passa in rassegna con piacere ricordi e aneddoti e parla volentieri di politica..."
"...La famiglia di Pippo è impegnata nel bar, soprattutto la signora Lina, sarda di Sassari; anche lei ha conservato la lingua - in questo caso non è un dialetto - della Sardegna. sono molto uniti i Dell'Acqua, come si usava una volta. Dalla conoscenza dei due "ceppi" come quello veneto e sardo è nata una storia isolana, in quella piccola Ponza che ha sempre accolto tutti con favore e benevolenza, dagli albori del turismo fino al boom. La vita di Pippo è trascorsa sempre in locali pubblici, dietro il bancone di un bar è praticamente a suo agio, un commerciante nato, riesce a proporti di tutto. I dati parlano chiaro: le sue aziende sono andate sempre in crescendo. E' arrivato a Ponza nel 1970, proveniente da Zurigo dove faceva il fabbro costruttore, la moglie era una sarta, ed ha subito intuito che lì poteva fare fortuna con un mare da favola e posti da sogno, tutto vero. "Sono arrivato come turista con mia mamma Annamaria Susanna, mi sono innamorato del posto ed ho deciso di restare con i miei. Ho imparato l'arte della pasticceria da mio fratello Zeno che ha aperto l'attività Baia Domizia dal 1966. Presi presto in gestione il Caffè Amato fino al 1982 poi ho scelto le Forna, mi è dispiaciuto lasciare Piazza Pisacane al Porto dove c'era tanto lavoro. Ho avuto anche un pub vicino al Covo Nord Est, il Little Pub dal 1982 al 1987".
La sua è una filosofia semplice: "Vado d'accordo con tutti - dice Pippo -mi sono trovato bene a Ponza usando questo metodo di vita". Il vino - particolare da non sottovalutare - è imbottigliato in famiglia a Conegliano, è un delizioso bianco "Ramandolo" che viene servito freddo come aperitivo nel Bar Pippo, naturalmente."
( Brano tratto dal libro "PONZA Mare" di Paolo Iannuccelli e Mario Marcelli)
Pippo, purtroppo, è scomparso qualche anno fa e riposa nel cimitero di Ponza. Sicuramente molti lo ricorderanno. Scherzava spesso con mio padre Ciro che costruiva le barche "abbasce u Mamozio" proprio sotto il bar di Pippo.
Pippo dietro al bancone del bar (Archivio fotografico di Giovanni Pacifico)
Pippo con il suo sorriso
Centro storico dell'isola di Ponza in Piazza Pisacane c'era il Bar Pippo (ex Caffè Amato)